PIANOPSIE (τὰ Πυανόψια; anche τὰ Πυανέψια, da πύανος "fava" e ἕψω "cuocio")
Festa religiosa dell'antica Atene. Si celebrava nel mese che da essa prendeva nome, cioè in Pianopsione (ottobre-novembre), nel giorno settimo, sacro ad Apollo, e in onore appunto di questo dio. Apollo veniva anche venerato, in questa occasione, come Elio (v. apollo) e lo si ringraziava, insieme con le Ore per aver concesso buoni raccolti.
La festa doveva il suo nome alle fave cotte, frutto caratteristico dell'autunno, che si offrivano al dio come primizia, e nella tradizione sacra veniva collegata con la leggenda di Teseo. Si narrava infatti che, tornando egli da Creta coi fanciulli da lui salvati, questi appena sbarcati nell'Attica, per l'appunto il 7 di Pianopsione, avevano messo insieme e consumato tutto ciò che ancora avevano di commestibile e questo avrebbe costituito il prototipo del banchetto della festa.
Ciò veniva ricordato dall'offerta ad Apollo di un'iresione (v.), cioè di un ramo di olivo, cui erano appesi fichi, focacce, vasi di miele, olio e vino, e che un fanciullo andava ad attaccare alle porte del tempio: lo accompagnavano altri fanciulli recanti pure iresioni, che essi attaccavano poi alle porte delle loro case.
Bibl.: A. Mommsen, Feste der Stadt Athen im Altertum, Lipsia 1898, p. 278 segg.; P. Stengel, Die griech. Kultusaltertümer, 3ª ed., Monaco 1920, p. 228 segg.; L. Deubner, Attische Feste, Berlino 1932; E. Cohen, Pyanepsia, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités grecques et romaines, IV, i, p. 791.