PIANO di RISCONTRO
. Appartiene alla classe degli strumenti verificatori impiegati nelle officine meccaniche ed è costituito da una piastra di ghisa la cui faccia superiore, quadrata o rettangolare nel rapporto 1 : 1,5 circa, deve essere piana e le cui facce laterali, oltre che essere piane, debbono giacere ad angolo retto tra di loro e con la faccia superiore. La piastra deve essere praticamente indeformabile e per questo porta inferiormente un sistema di nervature che consentono di ridurne lo spessore ed appoggia per mezzo di tre piedini.
La fig. 1 rappresenta due piani di riscontro appoggiati lungo la faccia superiore. Il piano di riscontro è impiegato:
a) Come riferimento per tracciare (per mezzo di un attrezzo chiamato graffietto o segnatoio) i limiti delle lavorazioni da eseguire sui pezzi meccanici. L'odierna tendenza della lavorazione in grande serie con attrezzature speciali rende meno frequente l'impiego della tracciatura.
b) Per verificare e aggiustare (rettificare) a mano le superficie piane degli organi meccanici. La superficie da rettificare, già spianata con lima a taglio fino o finissimo, viene strisciata con cautela sulla superficie superiore del piano di riscontro preventivamente spalmata con un sottilissimo strato di materia colorante (miscela di olio con minio o con ferrocianuro ferrico): le porzioni in rilievo eventualmente esistenti nella superficie da rettificare vengono rivelate da macchie colorate e possono essere asportate con uno speciale utensile a mano chiamato "raschietto", con passate sempre più tenui col procedere dell'operazione di rettifica.
c) Per il controllo di spessore e in generale per la verifica di altri strumenti di precisione, nel qual caso le superficie lavorate del piano di riscontro servono di appoggio e di riferimento sia per l'oggetto da controllare, sia per lo strumento verificatore (graffietto, minimetro, ecc.).
Nei casi d'impiego di cui in a) il grado di precisione richiesto nel piano di riscontro non è generalmente elevato, mentre nei casi di cui in b) e in c) occorre che il piano di riscontro presenti nelle superficie lavorate una precisione di 1/100 di mm. e oltre.
La fabbricazione dei piani di riscontro viene effettuata quindi con grande cura, partendo da getti stagionati di ghisa compatta e dura a struttura fine; si procede a una prima spianatura delle superficie della piastra con la piallatrice, quindi alla finitura delle medesime o con la rettificatrice ovvero a mano. In questo secondo caso è nornalmente impiegato il metodo di With Worth: si scelgono tre piani di riscontro e se ne affida la rettifica contemporanea a due operai di abilità paragonabile e che lavorino in pieno accordo; questi effettuano un ciclo di operazioni consistenti nel rettificare col raschietto due dei piani, usando il terzo come piano di verifica, e nel paragonare e correggere poi opportunamente i due piani raschiati, ripetendo il ciclo suddetto fino a che le superficie corrispondenti dei tre piani, combaciando praticamente due a due, non possono essere che superficie piane. Si può raggiungere un grado di alta precisione controllando la superficie superiore dei piani di riscontro così rettificati con un verificatore ottico e togliendo le eventuali ineguaglianze residue per mezzo di materiali abrasivi appropriati. La fig. 2 rappresenta un tipo particolare di piano di riscontro a riga, impiegato per la verifica e la rettifica delle guide prismatiche o piane di macchine utensili.