piano-casa
(piano casa), loc. s.le m. Programma di interventi finalizzato a regolare lo sviluppo edilizio e l’incremento dell’edilizia sociale.
• Il piano-casa (insieme, ovvio, alla lotta alla precarietà) è per [Paolo] Ferrero un modo concreto per tenere assieme impianto riformatore, idea diversa di welfare e qualità dello sviluppo, «legando la redistribuzione del reddito a politiche di sicurezza sociale per gli strati più deboli della società». (Ettore Colombo, Riformista, 3 aprile 2007, p. 2) • Ci sarà il piano casa, ci sarà il jobs act, e [Matteo] Renzi punta anche a sbloccare presto quel patto di stabilità che è una palla al piede per i Comuni del Nord, quelli che hanno soldi in cassa, ma non possono spendere un euro. (Andrea Lodato, Sicilia, 6 marzo 2014, p. 2, La Politica) • L’emirato del Qatar detta le norme per la gestione delle coste e chiede vincoli più leggeri, la Regione sarda targata Pd obbedisce. Nella scorsa primavera, Mario Ferraro, l’amministratore delegato di Sardegna Resorts e di Qatar Holding, proprietaria di Porto Cervo e dei blasonatissimi hotel della Costa Smeralda, si è presentato davanti alla commissione urbanistica regionale con in pugno un documento di quattordici cartelle firmate una per una, come si fa nei contratti civili, dove il manager propone un’ampia revisione della legge per l’edilizia, il piano casa del centrosinistra varato nel 2015 tra le proteste delle associazioni ecologiste. (Mauro Lissia, Repubblica, 31 luglio 2017, Cagliari, p. II).
- Composto dal s. m. piano e dal s. f. casa.
- Già attestato nella Repubblica del 12 maggio 1984, p. 42 (Massimo Fabbri).