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Venere, pianeta

di Lara Albanese - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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Venere, pianeta

Lara Albanese

Brillante, anzi splendente

Venere è il pianeta più luminoso nel cielo e per questa ragione è stata ammirata fin dall’antichità. Per massa e dimensioni è simile alla Terra, ma il suolo arido e l’atmosfera corrosiva – una spessa coltre di nubi formate da acido solforico avvolge il pianeta – la rendono un ambiente del tutto inospitale, raggiunto con difficoltà anche dalle sonde spaziali

Il pianeta dove un giorno dura più di un anno

Venere – il secondo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dalla nostra stella – ha dimensioni simili a quelle della Terra. È nota fin dalla preistoria perché molto brillante e forse proprio per il suo splendore ha preso nome dalla dea dell’amore e della bellezza. Si può vedere facilmente a occhio nudo: al massimo del suo splendore è 12 volte più brillante di Sirio, la stella più luminosa del nostro cielo. Venere dista in media dal Sole 108.200.000 km, la sua massa è di 4,869 × 1024 kg, pari all’80% circa di quella terrestre, e il diametro raggiunge 12.103 km, il 95% di quello terrestre. Venere, caso unico del Sistema Solare insieme a Mercurio, non possiede satelliti.

Trattandosi di un pianeta interno, cioè più vicino al Sole della Terra, quando viene osservata dal nostro pianeta V. presenta fasi diverse: la sua superficie appare cioè illuminata totalmente o parzialmente oppure del tutto oscura, a seconda delle posizioni relative Terra-Sole-Venere. Fu Galileo Galilei il primo a osservare il fenomeno delle fasi di Venere, come scrisse in un carteggio tenuto con Giovanni Keplero sul finire del 1610: «va mutando le figure nell’istesso modo che fa la Luna...».

La rotazione del pianeta è molto lenta: servono 243 giorni terrestri per completare un giorno venusiano, mentre il periodo di rivoluzione è di 224,7 giorni. Su Venere quindi un giorno dura più di un anno! Il moto è inoltre retrogrado, da est a ovest, contrario quindi al senso di moto della Terra e di quasi tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. Il periodo di rotazione e l’orbita di Venere sono sincronizzati, tanto che questo corpo celeste rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra quando i due pianeti sono alla minima distanza.

Una superficie arida e un’atmosfera corrosiva

Venere è priva di acqua: probabilmente il pianeta possedeva un tempo come la Terra mari e oceani, che poi sono evaporati, e ora il suolo appare arido e roccioso. La maggior parte della superficie di Venere è occupata da pianure desertiche e almeno per l’85% è ricoperta da colate laviche, tanto che la sonda Magellano ha riscontrato tracce di fiumi di lava lunghi più di 6.000 km. Sul pianeta ci sono almeno 156 grandi vulcani a scudo – che si estendono per più di 100 km – a cui si sommano molti altri vulcani più piccoli. Al livello del suolo, la pressione che si raggiunge è così elevata (92 atm) che un valore analogo si incontra sul nostro pianeta solo in mare, a circa 1 km di profondità.

Venere possiede un’atmosfera molto densa e calda, e nei suoi strati superiori è presente una spessa coltre di nubi. L’atmosfera è composta per il 96% di anidride carbonica e per il 4% di azoto, con tracce di biossido di zolfo, argo e vapore acqueo. L’anidride carbonica trattiene il calore del Sole mantenendo la temperatura media del pianeta a 480 oC. Proprio la corrosività dell’atmosfera e le temperature elevate hanno reso difficile l’avvicinamento delle sonde al pianeta e per molti anni non si sono avute informazioni sulla sua superficie.

Le nubi di Venere fluttuano a circa 60 km dal suolo – le più alte possono arrivare intorno ai 95 km – e la loro temperatura si aggira sui 30 °C, sia di giorno sia di notte. Sono costituite per lo più da acido solforico e in minima parte da idrogeno, ossigeno, zolfo, fluoro e cloro. Riescono a riflettere circa il 70% della luce proveniente dal Sole e per questa ragione Venere è uno degli oggetti più splendenti del nostro cielo. Proprio queste nubi, però, impediscono di osservare la superficie. Al di sopra di esse i venti sono molto forti (350 km/h), mentre al suolo sono assai deboli.

Vedi anche
pianeta Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente designa un corpo opaco che riceve luce dal Sole e orbita intorno a esso, descrivendo una curva chiusa, ... satellite astronomia Corpo celeste che ruota intorno a un pianeta. Tutti i pianeti del Sistema solare (eccettuati Mercurio e Venere) sono dotati di uno o più satelliti. L’unico satellite visibile a occhio nudo, e quindi noto fin dall’antichità, è la Luna. Fra gli altri satellite, i primi a essere scoperti furono ... sonda spaziale Galilèo Sonda lanciata da bordo dello shuttle Atlantis il 18 ottobre 1989 con lo scopo di studiare il pianeta gassoso Giove, il suo sistema di lune e la circostante magnetosfera. La missione fu intitolata a Galileo Galilei, che scoprì nel 1610 l’esistenza dei satelliti di Giove, da lui battezzati «stelle medicee», ... Terra Il terzo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole. ● La parte compatta, solida, della superficie terrestre, che emerge dalle acque, oppure la parte superficiale, esterna, della crosta terrestre, intesa come suolo, o come strato d’una certa profondità. astronomia L’orbita della Terra ...
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  • CORPI CELESTI in Astronomia
Tag
  • PERIODO DI RIVOLUZIONE
  • ANIDRIDE CARBONICA
  • BIOSSIDO DI ZOLFO
  • GIOVANNI KEPLERO
  • GALILEO GALILEI
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    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
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    Enciclopedia Italiana (1937)
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Vocabolario
vènere
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pianéta³
pianeta3 pianéta3 (ant. pianéto) s. m. [lat. planēta, dal gr. πλανήτης «errante, vagante», der. di πλανάω «andare errando»] (pl. -i). – 1. a. Nome con cui gli antichi indicarono gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio,...
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