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PIACENTINO

di Biagio Brugi - Enciclopedia Italiana (1935)
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PIACENTINO

Biagio Brugi

. Glossatore; trasse origine ed ebbe il nome da Piacenza, come ci dice egli stesso. Le date della vita di lui sono soltanto probabili. Secondo il Tourtoulon, sarebbe nato verso il 1135; studiò prima a Mantova, poi a Bologna verso il 1158. Scrisse il suo primo trattato De varietate actionum fra il 1162 e il 1165; fra il 1166 e il 1170 insegnò a Bologna e di lì, per litigi con colleghi, partì per Montpellier. Tornò in Italia nel 1183 e nuovamente partì nel 1189 per Montpellier dove morì il 12 febbraio 1192. La notizia, comunemente ripetuta (anche dal Savigny), che Piacentino fosse stato eletto vescovo e che l'elezione fosse nulla perché i voti erano stati registrati da un notaro laico, deriva dall'avere frainteso un passo dell'Ostiense, come ben dimostra il Tourtoulon.

È gloria di Piacentino l'essere stato il fondatore di una scuola di diritto romano a Montpellier: quello che per il diritto romano in Inghilterra fece Vacario, fece per la Francia meridionale Piacentino. Molti importanti dommi giuridici derivano da sue dottrine. Fu erudito nelle artes; ma combatté poi, anche troppo vivacemente, l'uso della retorica e della dialettica nei giuristi. Se, peraltro, interpretiamo le sue parole all'unisono con quelle di altri giuristi, che pur combatterono quell'uso, dobbiamo intendere che egli volle biasimare l'abuso di quelle artes, di cui egli pure si servì secondo le abitudini del tempo e delle scuole.

Restano pregevoli glosse di P. in alcuni mss. Ma l'opera sua principale furono diverse Summae come la Mantuana (De varietate actionum, in Thes. univ. iur., III, 2, 39), la Summa Institutionum, la Summa Codicis (Lione 1536), la Summa trium librorum Codicis, le additiones al commento di Bulgaro al titolo De regulis iuris, pubblicate più volte con l'apparato di Bulgaro: inoltre Distinctiones, forma ben adatta alla sottigliezza del suo spirito, e glosse.

Bibl.: Panciroli, De Clar. legum interpr., Lipsia 1721, pp. 107-108, 400; C. F. v. Savigny, Storia del dir. rom. nel Medioevo (trad. Bollati), IV, pp. 30, 73-86; P. de Tourtoulon, Placentin, I, Parigi 1896.

Vedi anche
Piacenza Città dell’Emilia-Romagna (118,5 km2 con 100.286 ab. nel 2008, detti Piacentini), capoluogo di provincia. È situata a 61 m s.l.m. quasi all’estremità dell’antica via romana che parte dal mare e giunge fino al Po, sulla riva destra del fiume. La città si è progressivamente estesa fuori delle mura, sia ... Bobbio Comune della prov. di Piacenza (106,5 km2 con 3718 ab. nel 2007).  Abbazia di B. Abbazia benedettina dedicata a s. Colombano, fondata nel 612. Nel Medioevo fu un importante centro di vita religiosa e culturale. Lo scrittorio del monastero, tra 7° e 9° sec., fu il maggior centro di produzione di codici ... Ferriere Comune della prov. di Piacenza (179,6 km2 con 1684 ab. nel 2008). Corte Brugnatella Comune della prov. di Piacenza (46,3 km2 con 730 ab. nel 2008).
Vocabolario
piacentino
piacentino agg. e s. m. (f. -a) [lat. Placentīnus, der. di Placentia «Piacenza»]. – 1. Appartenente o relativo alla città di Piacenza, capoluogo di provincia dell’Emilia: dialetto p. (anche come s. m., il piacentino); territorio p. (o,...
besgano
besgano s. m. – Nome di alcuni vitigni: b. bianco, coltivato spec. nel Piacentino, che dà uva da vino e da tavola, ad acini giallo-cerei o giallo-dorati; b. nero, coltivato nel Piacentino e nel Pavese, che dà uva di lunga conservazione,...
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