PHYLES (Φυλῆς)
Bronzista, figlio di Polignoto, da Alicarnasso, noto da una serie di basi firmate con ἐπόησε, ἐποίησε, ἐποίει, che per elementi epigrafici e prosopografici possono datarsi tra il 250 e il 200 a. C. e sembrano da riferire a un unico artista.
Le basi si riferiscono a: 1) statua di Agathostratos di Rodi, che sconfisse la flotta tolemaica presso Efeso intorno al 258, eretta dal Koinòn dei Nesidi a Delo; 2) statue di Herais, dedicate dal padre Filone di Acala a Delo; 3) statua onoraria di un ignoto a Rodi; 4) statua del sacerdote di Atena, Teison figlio di Callicle, sull'acropoli di Lindo; 5) dedica del damiurgo Chalkon e degli hieropoiòi sull'acropoli di Camiro, databile nel 220 o nel 196; 6) statua del sacerdote di Atena Euphrantidas sull'acropoli di Lindo sulla medesima base con la statua di Callicrate, figlio di Euphrantidas, di Mnasitimos; 7) statua di sacerdote sull'acropoli di Lindo; rimane l'etnico e il nome di Ph. è stato giustamente integrato; 8) statua, definita come bronzea sull'iscrizione, di Polieucto, figlio di Melesippos di Astypaleia, dedicata dal demos della città; 9) sola firma a Rodi; 10) statue di un corega vincitore, dove va probabilmente integrata la firma di Ph., nel Castello di Rodi; 11) dedica del damiurgo Theudippos e degli hieropoiòi sull'acropoli di Camiro; altre cinque firme sull'acropoli di Lindo.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, nn. 2012-2015; E. Loewy, I.G.B., nn. 177-181; Thieme-Becker, XXVI, 1932, p. 559; Ch. Blinkenberg, Lindos, II, Berlino-Copenaghen 1941, p. 51; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XX, 1950, c. 1014, s. v.