PHUINIS
Nome etrusco di Phoinix; attestato nella Tomba François di Vulci. (v. Phoinix, 2°).
Ai lati della porta che immette nella camera principale sono simmetricamente rappresentate due figure stanti di anziani personaggi barbati: ambedue indossano una veste di colore chiaro e un mantello scuro drappeggiato intorno alla vita, e recano in mano un bastone; dietro all'uno e all'altro è dipinta una palma. Nella particolare disposizione delle figure e nella corrispondenza precisa dei singoli elementi è evidente la ricerca di un effetto decorativo dell'insieme. La figura di sinistra, ora piuttosto rovinata (per questo motivo sono molto spesso inesatti i disegni moderni che la riproducono) è designata dall'iscrizione come Ph.; quella identica che le fa da pendant sulla destra, ha il nome di Nestur.
La presenza di tali personaggi non sembra avere nessuna connessione con le altre figurazioni della tomba; il Messerschmidt tuttavia si chiede se nei due eroi non si siano voluti rappresentare i capostipiti della famiglia, di cui alcuni appartenenti sembrano essere effigiati sulle altre pareti della camera. D'altronde tra le due figure stesse non si riesce a cogliere alcun preciso legame; il loro accostamento può forse trovare una giustificazione logica nella generica somiglianza fra P. e Nestore, caratterizzati entrambi nell'epica omerica, come vecchi e saggi consiglieri. A meno che, secondo un'altra supposizione avanzata dallo stesso Messerschmidt, non abbiano un significato simbolico, pari a quello che sarà loro attribuito nella più tarda filosofia, in particolare presso Filostrato, dove Nestore e Phoinix sono rappresentati come i prototipi della saggezza e della virtù.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, III, 2, 1902-909, c. 2475, s. v.; F. Messerschmidt-A. von Gerkan, Nekropolen von Vulci, Berlino 1930, pp. 126-27, tav. VI; E. Vetter, in Pauly-Wissowa, XX, i, 1950, c. 965, s. v.
(S. De Marinis)