Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
È la personificazione dell'invidia e del rancore. Ha caratteri vagamente demoniaci e in tempi più tardi viene onorato per scongiurare il malocchio.
Nel famoso dipinto di Apelle La Calunnia, P. viene descritto come un uomo dal volto consunto e livido di pallore accanto ad Apate, Agnoia, Diabolè. In un grande cratere a volute tarantino del museo di Napoli, accanto a una figurazione della morte di Meleagro figura come spettatore un Eros a cui è apposto il nome di Phthonos. Alcuni hanno pensato che il nome Ph. sia da assegnare ad altra figura allegorica ricostruibile da figurazioni analoghe e fortuitamente omessa in questo dipinto: d'altra parte l'idea di un Eros distruttore è anche abbastanza plausibile e trova confronto in certi interventi di Nemesi come vendicatrice degli amanti dispregiati.
Un mosaico recentemente scoperto nell'isola di Kephallenia offre invece una immagine del tutto opposta a quelle sopra descritte. Si tratta infatti di un giovane nudo assalito tutt'intorno da belve azzannanti, come se il tormento, l'erosione interna della figura di Apelle vengano trasportati all'esterno e divengano fatti oggettivi. A questa figurazione sono state avvicinate quelle concernenti il malocchio come in un mosaico di Antiochia e in un rilievo di Viminacium in cui un grande occhio appare attorniato e dilaniato da belve minacciose.
Bibl.: Höfer, in Roscher, III, 2, 1902-909, c. 2473, s. v.; E. E. Bernert, in Pauly-Wissowa, XX, 1950, c. 961-964; D. Levi, Antioch Mosaic Pavements, Princeton 1947, p. 33 ss.; Bull. Corr. Hell., LXXXII, 1958, p. 728.