PHOKOS (Φῶκος)
Eroe eponimo della Focide.
La tradizione ricorda un Ph. corinzio figlio di Ornithos e sposo di Antiope e un Ph. di Egina figlio di Eaco e fratello di Peleo e di Telamone, ambedue in qualche modo collegati con la Focide. La tomba di un Ph. eroe archegkètes era venerata con sacrifici presso Daulis, mentre a Tithorea esisteva un altro luogo di sepoltura dell'eroe insieme alla sposa Antiope. Le continue e confuse varianti nella storia dei due eroi non permettono di determinare con chiarezza se le due personalità sono da sovrapporre o no. Stando a un accenno di Pausania la duplicità di questa figura di ktìstes corrisponde a una effettiva partizione in due della Focide stessa.
Ph. (quale dei due?) figurava nella Nèkyia di Polignoto come un giovane imberbe accanto ad un barbato Iaseus che gli consegnava un anello: accenno evidente a una sorta di investitura o di promessa matrimoniale. Ph. appariva anche insieme con Apollo e altri eroi locali in un ex voto dei Focesi a Delfi, opera di Aristomedon di Argo. L'unica figurazione sicura di Ph. che ci sia pervenuta è su un tardo sköphos a figure rosse nel museo di Vienna, dove una figura femminile designata dall'iscrizione come Antiope è accompagnata da un giovane eroe in clamide.
Bibl.: Arch. Zeit., XI, 1853, p. 104 ss.; Weniger, in Roscher, III, 2, 1897-1902, c. 2410-2416; S. Eitrem, in Pauly-Wissowa, XX, 1950, c. 497-501, s. v., n. i; G. Daux, Pausanias à Delphes, Parigi 1936, pp. 137, 144; G. Lippold, Die Plastik, Handb. d. Archäologie, V, Monaco 1950, p. 89.