PHILOKLES (Φιλοκλῆς)
2°. - Architetto attico del demo di Acarne, al quale si attribuisce la costruzione del tempio di Atena Poliàs e di Posidone Eretteo sull'acropoli di Atene, comunemente noto col nome di Eretteo. Non è ricordato nelle fonti letterarie, ma nelle iscrizioni che ci rendono conto della costruzione di quel tempio il suo nome ricorre fra quelli dei membri del consiglio che presiedeva ai lavori (IV anno dell'Olimp. XCII; 409 a. C.). Dopo gli epistàtai (ἐπιστάται) e prima del grammatèus (γραμματεύς), egli è citato con l'espressione ἀρχιτέκτων (ϕι)λοκλῆς ᾿Αχαρνεύς (C.I.G., i, 322; I.G., i2, 372 a); perciò molti lo considerano l'ideatore e il costruttore di quell'insigne monumento. Tuttavia quest'attribuzione non è concorde e mentre alcuni, a proposito dell'Eretteo, tacciono il nome di Ph., altri attribuiscono il tempio a Mnesikles (v.), l'architetto dei Propilei, in base ad una non sicura integrazione di altro testo epigrafico greco.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, 2a ed., Stoccarda 1889, II, par. 328 e 374. Per l'iscrizione relativa a Mnesikles, cfr.: Sitzungsberichte d. Akad. d. Wissensch. Berlin, Phylosoph. hist.-Klasse, XCII, Berlino 1927, pp. 325-328; E. Kirsten-W. Kraiker, Griechenlandkunde, Heidelberg 1955, pp. 47; 455.