Starck, Philippe Patrick
Designer francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1949. Dal 1986 ha insegnato a Milano, presso la Domus Academy, e dal 1987 a Parigi, presso l'École des arts décoratifs. In Francia, nel 1985, è stato insignito del titolo di Chevalier de l'ordre des arts e des lettres. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali si ricordano il premio Delta de Plata, Barcellona 1986; il Chair Fair Award, New York 1986; il Platinum Circle Award, Chicago 1987; il Design Award, Tokyo 1987; il Grand prix national de la création industrielle e l'Oscar du design, Parigi 1988; l'Honor Award dell'AIA (American Institute of Architects), 1991.
Dopo aver esordito come direttore artistico per P. Cardin (1971-72), S. ha disegnato una collezione di mobili per il Ministero della cultura francese e per la casa di moda di J.-Ch. de Castelbajac. Dal 1979, dopo aver fondato la società Starck Product, ha disegnato prodotti diversi e di grande successo fra i quali: bilance per Terraillon; sanitari per Washmobile; televisori per Thomson; orologi per Nichinian; accendini per Dupont; una serie speciale della monovolume Espace per Renault; mobili per Driade, Kartell e Vitra; casalinghi per Alessi; barche per Beneteau; bottiglie per Glacier; valigie per Vuitton; spazzolini da denti per Fluocaril; motociclette per Aprilia.
Come progettista d'interni ha raggiunto notorietà internazionale con gli appartamenti privati dell'Eliseo a Parigi (1982-84) e con una fortunata serie di bar, ristoranti e locali notturni quali Les bains douches (1978) e il Café Costes (1984) a Parigi, lo Starck Club (1982) a Dallas, il Manin a Tokyo (1985), l'Asahi Beer Azumabashi Hall 'La Flamme' a Tokyo (1989) e il Teatriz a Madrid (1990). Notevoli anche le sale per conferenze alla Cité des sciences e des techniques a La Villette (Parigi, 1983) e le ristrutturazioni di alberghi quali il Royalton (1988) e il Century Paramount (1990) a New York, il Mondrian a Los Angeles (1997). Fra gli immobili per uffici realizzati si ricordano il Nani Nani (1989) a Tokyo e Le Baron vert e Le Baron rouge (1990) a Osaka.
Ha esposto, fra l'altro, al Museo nazionale d'arte moderna di Kyoto (1986), al Seibu Museum of Art di Tokyo e al Centre G. Pompidou di Parigi (1987), alla Biennale di Venezia (1990), al Museum of Design di Londra (1993). Suoi oggetti fanno parte delle collezioni permanenti del Musée des arts décoratifs di Parigi, del Brooklyn Museum di New York, del Museum of Design di Londra. Vedi tav. f.t.
bibliografia
C. Colin, Starck, Liège 1988; International design yearbook 1988-89, ed. A. Isozaki, London 1988; Contemporary designers, ed. C. Naylor, Chicago-London 1990.