• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Destouches, Philippe Néricault detto

Enciclopedia on line
  • Condividi

Commediografo francese (Tours 1680 - Fortoiseau, Mélun, 1754). Ottenne un primo successo con la commedia Le curieux impertinent (1709). Seguirono L'ingrat (1712), L'irrésolu (1713), Le médisant (1715), che riprendono temi e motivi di Molière, ma su un tono più moraleggiante, più elevato anche, e perciò più freddo e distaccato; e ancora Le triple mariage (1716) e L'obstacle imprévu (1717). Sostenuto dal reggente, divenne nel 1717 segretario dell'abate Dubois (il futuro cardinale), in missione a Londra, dove rimase come incaricato d'affari. Al suo ritorno in Francia (1723) entrò all'Académie Française; ma nello stesso anno, dopo la morte del reggente, rifiutò altri incarichi e si ritirò nei suoi possedimenti presso Mélun. Appartengono a questo periodo le sue opere di maggior impegno: ricorderemo soprattutto Le philosophe marié ou Le mari honteux de l'être (1727) e Le glorieux (1732), commedia molto apprezzata dai contemporanei in repertorio fino alla prima metà dell'800. Rimanendo sempre vicino ai modelli di Molière (ma più ai canoni dell'Art poétique di Boileau), e tuttavia desideroso di originalità, il D. riesce soltanto a creare scene divertenti e fini, ma tipi convenzionali, manierati, spesso a metà strada fra il comico e il patetico.

Vedi anche
Jean-François Collin d'Harleville Commediografo (Maintenon 1755 - Parigi 1806). Tra le sue commedie di gusto classicheggiante, scritte in versi garbati, vanno ricordate: L'Inconstant (1786), L'Optimiste (1788), M. de Crac dans son petit castel (1791), Les Châteaux en Espagne (1803) e, migliore fra tutte, Le vieux célibataire (1793). ... Claudine-Alexandrine Guérin de Tencin Scrittrice francese (Grenoble 1682 - Parigi 1749), sorella del cardinale Pierre. Ex monaca, ebbe una grande influenza politica, favorendo J. Law e rendendo possibile la rapida ascesa del fratello. Fu nota soprattutto per il celebre salotto letterario che tenne, e per i suoi costumi assai spregiudicati: ... José de Clavijo y Fajardo Scrittore spagnolo (Lanzarote 1730 - Madrid 1806); tra i maggiori rappresentanti delle idee e delle influenze francesi in Spagna. Nella rivista El Pensador, da lui fondata nel 1762, pubblicò articoli polemici contro la tradizione letteraria spagnola, attaccando in particolare gli autos. Tradusse da Buffon, ... Charles-Simon e Marie-Justine Favart Sono i maggiori rappresentanti del vaudeville e della commedia musicale in Francia nel sec. 18º. Charles-Simon (Parigi 1710 - Belleville 1792) esordì in teatri di marionette e teatri delle fiere di Parigi (Polichinel Comte de Paonfier, 1732; La chercheuse d'esprit, 1741). Direttore (1745) dell'Opéra-comique, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Teatro
Tag
  • ACADÉMIE FRANÇAISE
  • MOLIÈRE
  • FRANCIA
  • LONDRA
  • MÉLUN
Altri risultati per Destouches, Philippe Néricault detto
  • DESTOUCHES, Philippe Néricault, detto
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Autore drammatico francese, nato a Tours nel 1680, morto a Fortoiseau, presso Melun, nel 1754. Dopo una giovinezza irrequieta, seguì la carriera diplomatica e fu a Parigi, in Svizzera e a Londra, dedicandosi al teatro con amore disinteressato. Di origine e d'indole schiettamente borghesi, portò sulla ...
Vocabolario
détto
detto détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
détta
detta détta s. f. [der. di dire, part. pass. detto]. – 1. Atto del dire, cosa detta, nella locuz. a detta di ..., a detta sua e sim., cioè «secondo ciò che dice ...»: a detta di tutti; a detta di chi se ne intende; a detta degli esperti....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali