SIEBOLD, Philipp Franz von
Medico e naturalista, cugino del precedente, nato a Würzburg il 17 febbraio 1796, morto a Monaco il 18 ottobre 1866. Compì gli studî nella sua città natale e due anni dopo (1822) entrò nell'esercito olandese, venendo inviato a Batavia. Qui, dal governatore generale Van der Capellen, ebbe l'incarico di fare ricerche sulla storia naturale e le condizioni politiche e generali del Giappone, e fu sbarcato (agosto 1823) a Deshima, la fattoria olandese nel porto di Nagasaki, dove rimase sei anni. La sua abilità medica e il suo tatto gli acquistarono presto la stima e il rispetto degl'indigeni, ond'egli poté godere anche di una relativa libertà che mise largamente a frutto per raccogliere materiali e notizie. Nel 1825 egli fece conoscenza con l'astronomo di corte Takahashi Sakuzaemon (1783-1828), il quale gli diede una copia della carta del Giappone disegnata da Inō Tadayoshi. Ne seguì uno scandalo. Takahashi, reo di tradimento, fu imprigionato e morì durante l'istruzione del processo. S. dovette comparire davanti al governatore di Nagasaki per fornire spiegazioni. Riuscì, tuttavia, a salvare la carta e il meglio delle sue raccolte, ma venne bandito dal paese, che lasciò per Batavia il 2 gennaio 1830. I suoi allievi, perseguitati, vennero accolti da alcuni daimyō (v.) e contribuirono molto alla diffusione della cultura europea nel loro paese. Giunto in Olanda, S. venne creato barone e promosso colonnello dell'esercito olandese (1842). Durante i venti anni che seguirono, egli attese a scrivere numerose opere sul Giappone e a sistemare le sue collezioni nei musei di Leida, di Monaco e di Norimberga. Nel 1859, invitato dall'imperatore, S. ottenne licenza dal governo olandese di entrare al servizio del Giappone, proprio allora uscito dal suo secolare isolamento, quale intermediario fra quell'impero e le potenze europee. Ma, per intrighi sorti, fu costretto a ritirarsi e a ritornare in Europa (1862).
Le molte opere del S. riguardano la geografia, la storia delle esplorazioni, la lingua, la letteratura, la storia, le istituzioni, i costumi del Giappone, e sono tutte ammirevoli per sicurezza di notizie e serietà di indagine. Fra le maggiori, vanno citate la sua splendida Flora japonica (Leida 1834-44, con 150 tavole) e il Nippon, Archiv zur Beschreibung von Japan und dessen Neben- und Schutzländern (1832-1851), in 4 volumi, con un atlante di 6 volumi in-folio, vera enciclopedia di notizie sul Giappone della sua epoca.