BECKER, Philipp August
Filologo, nato a Mulhouse il 1° giugno 1862. Insegnò come titolare le letterature neolatine alle università di Budapest (1893-1905), Vienna (1905-1917) e Lipsia (fino al 1930).
Pur avendo ripetutamente dato prova del suo interessamento per problemi generali di filologia romanza (über den Ursprung der romanischen Versmasse, 1890; Die Anfänge der romanischen Verskunst, 1932), per l'antica letteratura italiana (Der Quellenwert der Storie Nerbonesi, 1898) e per la letteratura spagnuola (Geschichte der spanischen Literatur, 1904), il campo di studî dove maggiormente rifulse la vivacità e originalità del suo ingegno, è stato sempre la letteratura francese dalle origini al Rinascimento (Die altfranzösische Wilhelmsage, 1896; Der südfranzösische Sagenkreis und seine Probleme, 1898; Grundriss der altfranzösischen Literatur, 1907; Clément Marot, sein Leben und seine Dichtung, 1926; Aus Frankreichs Frührenaissance. Kritische Skizzen, 1927; Das Werden der Wilhelm- und der Aimerigeste, Versuch einer neuen Lösung, 1939; Vom Kurzlied zum Epos, 1940). È merito precipuo del B. di avere per primo, precorrendo J. Bédilr, combattuto la teoria di un'origine antichissima dell'epica francese.