Scrittore statunitense (Chicago 1928 - Santa Ana, California, 1982). Autore colto, tormentato e molto prolifico, nella sua produzione fantascientifica, caratterizzata da nuove modalità narrative e permeata da un certo pessimismo, centrale è il tema dell'alienazione dell'uomo, la cui perenne fragilità lo porta alla fuga dal mondo circostante, popolato spesso di robot, alieni ed esseri soprannaturali che si celano dietro le spoglie del prossimo. I personaggi dei suoi romanzi sono costantemente mossi dalla ricerca, spesso vana, dell'umano e di un principio morale.
Esordì nel 1955 con il suo primo romanzo Solar lottery (trad. it. Il disco di fiamma, 1958), a cui seguirono The man in the hight castle (1962; trad. it. La svastica sul sole, 1965 e 1993; L'uomo nell'alto castello, 2001); The game-players of Titan (1963); Martian time-slip (1964); The simulacra (1964); The three stigmata of Palmer Eldritch (1965); Do androids dream of electric sheep? (1968, trad. it. Il cacciatore di androidi, 1986, da cui R. Scott ha tratto ispirazione per il film del 1982 Blade runner); Ubik (1969); A maze of death (1970) e Deus Irae (1976) che affrontano, più specificatamente, il problema dell'esistenza divina; A Scanner darkly (1977). Ai suoi racconti sono ispirati anche altri film di fantascienza: tra i più famosi si ricordano Minority report di Spielberg (2002) e Paycheck di John Woo (2003), tratti dai testi omonimi del 1956 e del 1953. Copiosa anche la produzione di saggi.