PHILERMOS (Φίλερμ[ος])
Scultore attico, il cui nome è conosciuto da una firma che, insieme ad una di Endoios, compare su una colonnina dedicata da Ophs(iades) sull'acropoli di Atene.
Le due firme indicano che Ph. doveva essere attivo come lavorante nell'officina di Endoios. Si è pensato che la colonnina sostenesse la Kore n. 602, acefala e priva delle braccia e dei piedi, che può essere datata attorno al 530 a. C. In questo caso la Kore sarebbe opera non di Endoios ma di Philermos.
Bibl.: I.G.2, 492; E. Pfuhl, in Ath. Mitt., XXXVIII, 1923, p. 175 ss.; A. Raubitschek, in Österr. Jahreshefte, XXXI, 1939, Beiblatt c. 65; H. Schrader, Die archaischen Marmorbildwerke der Akopolis, Francoforte s. M. 1939, p. 50, n. 7, tav. 13 (E. Langlotz); A. Raubitschek, Dedications from the Athenian Akropolis, Cambridge Mass. 1949, n. 7, pp. 12-13; H. Payne, Archaic Marble Sculpture from the Acropolis, Londra 19502, p. 71, tav. 60, 1-3.