PHILADELPHEIA (Φιλαδέλϕεια)
2°. - Attuale capitale della Giordania (῾Ammān); originariamente Rabbat Ammon, capitale degli Ammoniti.
Davide (II Samuele, xi, i; xii, 26 ss.), la conquistò per Israele, a cui però fu ben presto tolta. Nel periodo ellenistico ricevette il nome di Ph. in onore di Tolomeo II. Nel 218 fu conquistata da Antioco III dopo un lungo assedio; resistette vittoriosamente agli Asmonei e sotto Pompeo entrò nella lega di città conosciuta col nome di Decapoli. Nel 106 d. C. venne aggregata alla Provincia di Arabia e divenne una delle più ricche città carovaniere, grazie alla sua posizione sulla via nova che univa Damasco, Bostra ed Elat al Mar Rosso. Ph. mantenne il suo rango di città anche sotto il dominio arabo e sotto i Crociati, ma pian piano si ridusse ad un paese, e da questa condizione si rialzò solo in tempi moderni. La sede dell'antica città è a 100 m sopra il letto del fiume e annovera resti dell'Età del Bronzo Recente, le basi di un tempio di Zeus Ammone, mura seleucidiche e un'interessante costruzione araba con pitture murali. L'acropoli disponeva di un complicato impianto sotterraneo per l'acqua. Vi hanno compiuto scavi due spedizioni italiane, dirette da G. Guidi (1927) e da R. Bartoccini (1929). Nella città bassa si trovano i ruderi di un teatro della capacità di 6ooo posti a sedere, un odèon e un ninfeo. Nelle vicinanze sono state trovate numerose tombe romane. Dalla città proviene un gruppo marmoreo di arte ellenistica che rappresentava Dedalo (v.) ed Icaro.
Bibl.: R. E. Brünnow-A. Domaszewski, Die Provincia Arabia, Strasburgo 1904-09, II, p. 216 ss.; C. Butler, in Syria, II, 1921, pp. 34-62; R. Bartoccini, Scavi ad Amman della Missione archeologica italiana, in Boll. Associazione Intern. Studi Mediterranei, 1933-34, nn. 4-5; id., La rocca sacra degli Ammoniti, in Atti IV Congr. Intern. Studi Romani, 1938, I, pp. 103-108; E. Hensel Simon, Note on the Pottery of the Amman Tombs, in Quarterly of the Department of Antiquities in Palestine, XI, 1945; G. L. Harding, Two Iron-Age Tombs from Amman, ibid.; id., A Roman Family Vault on Jebel Jofeh, Amman, ibid., XIV, 1950, pp. 81-94; J. H. Ilippe, Note on the Objects of Pseudo-jet and Gnostic Gem from a Roman Tomb at Amman, ibid., pp. 95-96; G. L. Harding, Excavations on the Citadel Amman, in Annual of the Department of Antiquities of Jordan, I, 1951, pp. 7-16; id., Two Iron-Age Tombs from Amman, ibid., pp. 37-40; id., A Roman Tomb in Amman, ibid., pp. 30-33; R. D Barnett, Four Sculptures form Amman, ibid., pp. 34-36.