PEUCESTA (Πευκέστας, Peucestes)
Ufficiale di Alessandro Magno, cui, all'assedio della rocca dei Malli nell'India (326/5), riuscì a salvare la vita, coprendone il corpo ferito con lo scudo sacro di Atena Iliaca. In premio n'ebbe la corona aurea e la satrapia della Perside, che governò, fedele al programma conciliatorio e assimilativo di Alessandro, cattivandosi quindi anche il favore dei soggetti, da P. secondati nelle loro velleità autonomistiche. Presente alla malattia e alla morte di Alessandro, P. si vide confermata, sia nella ripartizione di Babilonia sia nella successiva ripartizione di Triparadiso, la sua provincia persiana. Alleato di Eumene contro Antigono, fronteggiò con successo la controffensiva di Pitone, satrapo della Media, e permise ad Eumene l'occupazione delle satrapie superiori. Con Eumene divise il comando e l'onere delle due battaglie nella Paretacene (317) e nella Gabiene (316), la quale ultima fu perduta, si disse, per il tradimento di P. Antigono, incurante della reazione persiana, tolse a P. la sua provincia, compensandolo, tuttavia, con alti comandi, se, come pare indicare un'iscrizione pubblicata di recente, P. contribuì, verso il 315, a conquistare la Caria al suo nuovo padrone. Dopo, nessuna notizia più su di lui.
Bibl.: H. Berve, Das Alexanderreich, II, Monaco 1926, pp. 318-19; G. Radet, Alexandre le Grand, Parigi 1931, pp. 351-352; M. Rostovtzeff, in Rev. études anciennes, XXXIII (1931), p. 7 segg.; A. Momigliano, in Riv. di filologia classica, n. s., IX (1931), pp. 245-246.