petrolizzazione
s. f. Condizione propria di chi si dispone a modificare il proprio assetto economico puntando sull’estrazione del petrolio.
• L’Abruzzo, che è una regione prevalentemente basata sull’agricoltura, sul turismo, sull’industria manifatturiera, che ha un alto numero di parchi e riserve marine, ha piu volte detto no all’estrazione di olii minerali dalle sue coste. Le autorità governative continuano a rassicurare l’opinione pubblica: non ci sarà una «petrolizzazione della regione». Eppure Legambiente ci fa sapere che: «delle 9 piattaforme marine esistenti in Italia, 3 sono collocate a pochissimi km dalla costa abruzzese». (Dacia Maraini, Corriere della sera, 21 settembre 2010, p. 41) • La prima volta del premier all’Aquila, più volte annunciata e molto attesa, da giornata di festa si è trasformata in un pomeriggio segnato da tensioni al grido «L’Aquila libera» e «[Matteo] Renzi fuori dall’Abruzzo» da parte di rappresentanti dei comitati «No ombrina mare» contro la petrolizzazione della costa teatina, da qualche rappresentante della scuola molto critico con la riforma e da un gruppo di aquilani dei comitati 3 e 32. (Giornale di Brescia, 26 agosto 2015, p. 4, Primo piano) • Fino a un anno fa appena, il tema della petrolizzazione del nostro Paese era appannaggio di pochi che ne dibattevano nelle aule universitarie, mentre oggi è divenuto comunque un tema popolare (i mass media se ne sono dovuti comunque occupare). Per [Matteo] Renzi e per chi verrà dopo di lui sarà difficile tornare all’anno zero, in quanto ormai su questo problema i riflettori sono accesi, e non verranno spenti. (Chiara Grassi, Piccolo, 22 maggio 2016, p. 51).
- Derivato dal s. m. petrolio con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
- Già attestato nella Stampa del 3 luglio 1973, p. 9 (Mario Fazio).