PETRALIA Soprana (A. T., 27-28-29)
Centro della provincia di Palermo, da cui dista 115 km. S'innalza sul ciglione di un monte, a 1147 m. s. m., ed è quindi il più alto paese della provincia e uno dei più alti della Sicilia. Dì modesta apparenza, il suo passato e la vista incantevole, che offre sopra una parte notevole della Sicilia, ne fanno uno dei paesi turisticamente più importanti dell'isola. È quasi nel cuore delle Madonie, là dove queste declinano verso l'interno, e si suppone sia nel luogo in cui sorgeva l'antica Petra; forse quella stessa città che nell'Itinerarium Antonini è detta Petrinae e Petra Heliae in una bolla di Eugenio III (1151). Il castello, che domina l'abitato, ci parla del secolare dominio feudale, a cui il paese, o meglio le due Petralie (Soprana e Sottana), ora unite e ora divise, furono sottoposte a cominciare dall'età sveva. La chiesa principale ha un celebrato dipinto del Monrealese e quella dei Riformati un pregevole Crocifisso del noto artista Frate Umile di Petralia. Nella seconda metà del sec. XVI aveva intorno a 4000 ab. (4291 nel 1583). In seguito la popolazione mostra la tendenza a diminuire a vantaggio dell'abitato sottostante di Petralia Sottana (3849 ab. nel 1653; 2959 nel 1714); ma ancora superava di poco l'altra circa un secolo fa (1831: ab. 4586). Nell'età più vicina a noi la città inferiore prese risolutamente il sopravvento sulla superiore. Quest'ultima nel 1931 aveva nel comune 6933 ab., dei quali circa un terzo nel centro. Dal territorio (kmq. 77,43) si esportano specialmente grano, vino e formaggi.