TOLSTOJ, Petr Andreevič
Uomo politico russo, nato nel 1645, figlio del voivoda di Černigov; morto il 17 febbraio 1729. Nel fortunoso anno 1682, fautore di Sofia, militò nel partito dei Miloslavskij contro i Naryškin; alla caduta di Sofia si riavvicinò tuttavia a Pietro. Nel 1696 si distinse nella campagna di Azov; l'anno seguente si recò attraverso la Polonia e l'Austria in Italia, per studiarvi a fondo i sistemi marittimi. Il suo diario di viaggio rivela chiaramente la psicologia di un russo al cento per cento, trasportato d'improvviso nella civiltà occidentale e obbligato ad adattarvisi. Nel novembre 1701 il T. divenne il primo residente russo a Costantinopoli, dando prova in questa carica delicatissima di rilevanti capacità diplomatiche. Alla fine del 1710, allo scoppio della guerra russo-turca, fu imprigionato nel carcere dalle sette torri. Solo dopo la rinnovazione, avvenuta il 5 aprile 1712, de" a pace di Pruth (conclusa l'11 luglio 1711), fu liberato. Nel 1714 tornò in Russia, divenne quindi uno dei più ascoltati consiglieri di Pietro il Grande in politica estera. Accompagnò lo zar nel 1716 in Olanda e Francia; nel 1717 persuase lo zarevič Alessio a lasciare Castel S. Elmo di Napoli per la Russia, dove l'attendeva la prigionia. Nel 1718 il T. divenne capo della cancelleria segreta; in qualità di presidente del collegio del commercio condusse le trattative svoltesi nel 1719 a Berlino. All'incoronazione di Caterina I (7 maggio 1724) fu insignito del titolo di conte. Nel febbraio 1725 divenne membro del consiglio superiore segreto (Verchovnyj Tajnyj Sovet) massimo organo governativo, di recente istituzione. Nella trama d'intrighi ordita alla corte di Caterina I per la successione al trono, il T. si trovò in contrasto con il Menšikov, che ottenne l'esilio del T. nell'alto settentrione il 18 maggio 1727, nel convento di Soloveck, ove morì. Solo nel 1760 fu restituito alla famiglia, cui appartiene anche lo scrittore Lev Tolstoj, il titolo comitale.
Bibl.: N. Popov, Putešestvie v. Italij i na ostrov, Mal'tu stol'nika P. A. T-ago v 1679 i 1698 g., in Atenej, 1859; id., Graf P. A. T. (1645-1729), in Drevnjaja i novaja Rossija, III (1875), pp. 226-44; E. Šmurlo, in Brockhaus-Efron, Encicklop. Slovar', XXXIII (1901), pp. 457-58; H. Uebersberger, Russlands Orientpolitik in den letzten zwei Jahrhunderten, I, Stoccarda 1913 passim.