PETILIA Policastro (A. T., 27-28-29)
Paese della Calabria in provincia di Catanzaro, posto a 400 m. s. m. su un alto sperone roccioso sulla via del boscosissimo Gariglione; è la bizantina Polycastron, presa e latinizzata dai Normanni nel 1065, poi feudo dei Ruffo, dei Carafa, ecc. Dopo il 1860 ebbe nel nome l'aggiunta di Petilia, spettante piuttosto a Strongoli (v.). Sulle pendici silane a O. del paese è il santuario della S. Spina, conservante la venerata reliquia donata al luogo natio dal francescano card. Dionisio Sacco, arcivescovo di Parigi nel sec. XVI, che vi è sepolto. Il territorio del comune, vasto 98,8 kmq., si stende sulle pendici nord-orientali della Sila Piccola, nell'alto bacino del fiume Tacina; nel 1931 contava 8656 ab., dei quali 7834 nel capoluogo, gli altri nella frazione montana Pagliarelle o sparsi nella campagna coltivata a oliveti e vigneti. La stazione ferroviaria, per ora terminale, della Crotone-S. Giovanni in Fiore è a 3 km.