TALBOT, Peter
Nato a Malahide (Dublino) nel 1620, morto a Dublino il 20 novembre 1680. Nel 1635 entrò fra i gesuiti in Portogallo e vi continuò con successo gli studî intrapresi. Fu ordinato prete a Roma; poi per qualche anno insegnò teologia nel collegio di Anversa. Quando Carlo II re d'Inghilterra dovette cercare rifugio a Parigi e poi a Colonia, i quattro fratelli di Pietro furono ammessi alla sua corte, ed egli stesso, grazie alla sua conoscenza delle lingue, ebbe speciali missioni a Lisbona, Madrid e Parigi. Istruì nel cattolicismo Carlo II e ricevette privatamente la sua abiura; tuttavia il re visse poi come non seguisse alcuna religione e rinnovò la sua abiura sul letto di morte. Ritornato il re a Londra, Pietro lo seguì come elemosiniere della regina, ma fu accusato di aver congiurato con i gesuiti. Lasciò perciò la corte e si ritirò sul continente, e allora il generale dei gesuiti lo prosciolse dai voti religiosi. L'11 gennaio 1669 fu nominato arcivescovo di Dublino e consacrato in Anversa il 9 maggio; radunò il sinodo diocesano a Dublino nel 1670, e altre assemblee per metter concordia fra i partiti degl'Irlandesi. Costretto ad andare in esilio in Francia, nel 1675 era di nuovo in Irlanda; ivi, accusato di cospirazione, nel 1678 fu imprigionato nel castello di Dublino dove morì dopo aver avuto gli ultimi conforti da Oliviero Plunkett arcivescovo di Armagh che vi era anch'egli prigioniero. Si hanno di lui operette inglesi e latine.