Poeta tedesco (Dortmund 1929 - Roseburg 2008). Spirito battagliero alla ricerca della dichiarata provocazione, nemico dello stile sentimentale e ancor più dello stile innodico consacrato, si presentò col volumetto di liriche Heisse Lyrik (1956), cui fece seguito il più impegnativo Irdisches Vergnügen in g (1959), dove, in forma di parodia, riprende il titolo di una famosa opera settecentesca del poeta B. H. Brockes, modificando l'ultima parola Gott ("Dio") in g, simbolo della forza di gravità, che attrae verso il basso e allontana quindi dal Dio delle beatitudini. In continuità, i Kunststücke (1962) esasperano i toni di un crasso edonismo. Ulteriori testimonianze di un'autentica anti-cultura sono: Über das Volksvermögen (1967), raccolta di versi scritti da bambini dei bassifondi sociali; Agar agar-zaurzaurim (1981); Einmalig wie wir alle (1989); Aus der Fassung (1989); Schachtelhalme. Schriften zur Poetik und Literatur (2001); Funken fliegen zwischen Hut und Schuh (2003); Tabu II (2004); Wenn ich mal richtig ICH sag... (2004); Aufwaghen und Wiederfinden: Gedichte (2007); Paradiesvogelshiss: Gedichte (2008).