Geografo inglese (Coulsdon, Surrey, 1932 - State College, Pennsylvania, 2000), fu attivo negli Stati Uniti e insegnò nell'università della Pennsylvania dal 1964. Viaggiò a lungo in varie parti del mondo, svolgendo lavoro di ricerca e di consulenza soprattutto in paesi africani (Ghana, Tanzania). Contribuì notevolmente all'uso dei metodi quantitativi in geografia (sui quali peraltro successivamente espresse giudizî critici) e alla geografia della percezione, individuando ed elaborando il concetto di "carte mentali" (Mental Maps, in collab. con R. White, 1974), schemi percettivi dello spazio geografico sui quali si fonda il comportamento di individui e di gruppi. Il suo volume (Geography at work, 1985), diretto a lettori non specialisti, ripercorre l'evoluzione recente della geografia, illustrandone l'ampia problematica in forma discorsiva e non priva di humour.