Fisico olandese (Maastricht 1884 - Ithaca 1966). Professore di fisica teorica nelle univ. di Monaco, Zurigo, Utrecht, poi direttore dell'Istituto fisico in quella di Lipsia e infine direttore (1935) del Kaiser Wilhelm Institut di Berlino. Ottenne il premio Nobel per la chimica nel 1936 per il fondamentale contributo apportato dalle sue ricerche alle conoscenze sulla struttura molecolare. Dal 1936 accademico pontificio. Negli Stati Uniti dal 1940, fu da quell'anno capo della sezione di fisica della Cornell University. La sua attività scientifica ha riguardato essenzialmente le onde elettromagnetiche, la teoria quantistica dei calori specifici e i metodi magnetici per ottenere bassissime temperature; a lui si devono: il metodo delle polveri, o di Debye-Scherrer, per lo studio, mediante la diffrazione dei raggi X, delle proprietà dei solidi; la teoria dell'effetto Compton; quella degli elettroliti forti (Debye-Hückel) e delle molecole polari, oltre a importanti contributi alla teoria dei quanti.