Snell, Peter George
Nuova Zelanda • Opunake (Nuova Zelanda), 17 dicembre 1938 • Specialità: Mezzofondo
Alto 1,79 m per 80 kg, all'inizio fu amante più del tennis che dell'atletica. A farlo appassionare a questa disciplina pensò Arthur Lydiard, un ex maratoneta divenuto poi allenatore e come tale 'apostolo' dell'endurance training. Snell giunse ai Giochi Olimpici del 1960 a Roma come outsider, con un tempo di 1′49,2″ sulle 880 yards. La sua abitudine ad allenarsi sulle lunghe distanze, quasi ai limiti della maratona, gli aveva fatto acquisire una notevole capacità di resistenza. A Roma erano in programma quattro turni (batterie, quarti, semifinali e finale) nel giro di 53 ore: la fine di questo tour de force trovò Snell più ricco di riserve dei suoi rivali, compreso il belga Roger Moens, primatista mondiale in carica con 1′45,7″. Nella gara decisiva Snell prevalse di stretta misura su Moens con 1′46,3″. Negli anni che seguirono l'asso neozelandese corse congiuntamente 800 m e 1500 m, o meglio 880 yards e miglio. Nel 1962, nel suo paese, conquistò nel giro di una settimana i record mondiali delle due distanze inglesi con 3′54,4″ sul miglio e con 1′45,1″ sulle 880 yards. In quest'ultima corsa fu cronometrato in 1′44,3″ sugli 800 m, altro mondiale. Ai Giochi Olimpici del 1964 a Tokyo fece il suo capolavoro, vincendo prima gli 800 m (1′45,1″) e poi i 1500 m (3′38,1″), sempre con finali brucianti: una doppietta mai più registrata alle Olimpiadi. Sul finire del 1964 conquistò il mondiale dei 1000 m con 2′16,6″ e migliorò quello del miglio, già suo, con 3′54,1″.