Falk, Peter
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 16 settembre 1927. Il suo volto è indissolubilmente legato al ruolo del tenente Colombo (Columbo, in originale) dell'omonima serie televisiva, sebbene egli vanti un'intensa carriera cinematografica, con momenti alti come il sodalizio con John Cassavetes, e collaborazioni con registi come Nicholas Ray, Blake Edwards, Sydney Pollack, Robert Aldrich, Wim Wenders. Particolarmente richiesto per le sue doti espressive e l'originalità dei tratti somatici (la caratteristica asimmetria dello sguardo dovuta a un occhio artificiale), ha spesso impersonato tipi mediocri, piccoli delinquenti e truffatori velleitari, per lo più di origine straniera, fino a venire identificato con il rappresentante tipico dell'italoamericano, pur essendo in realtà figlio di emigrati ebrei russi e polacchi.
Laureatosi in scienze politiche alla Syracuse University, dopo un periodo di lavoro statale nel Connecticut si trasferì a New York per frequentare l'Actors Studio e, grazie al successo ottenuto nei teatri off-Broadway, esordì nel cinema con Wind across the everglades (1958; Il paradiso dei barbari) di Ray. Nel 1960 ottenne la prima nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista per l'interpretazione del gangster Abe Reles in Murder, inc. (Sindacato assassini) di Burt Balaban e Stuart Rosenberg, e l'anno successivo la seconda per la sua spassosa prestazione in Pocketful of miracles (Angeli con la pistola), ultimo film di Frank Capra. La sua carriera continuò negli anni Sessanta, seguendo gli alti e i bassi del cinema americano in crisi: The balcony (1963; Il balcone) di Joseph Strick, da un testo di J. Genet, la commedia farsesca It's a mad, mad, mad, mad, world (1963; Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo) di Stanley Kramer, e, insieme al 'clan Sinatra', il gangster film in chiave musical Robin and the seven hoods (1964; I quattro di Chicago) di Gordon Douglas. Dopo Italiani brava gente (1964) di Giuseppe De Santis ‒ esperienza di lavoro in Italia che avrebbe avuto un seguito con Lo sbarco di Anzio (1968) di Duilio Coletti e Rosolino Paternò, soldato (1970) di Nanni Loy ‒, F. impersonò nuovamente ruoli comici e grotteschi in The great race (1965; La grande corsa) di Edwards, Luv (1967; Luv vuol dire amore?) di Clive Donner e Murder by death (1976; Invito a cena con delitto) di Robert Moore, oltre che recitare nel visionario Castle keep (1969; Ardenne '44: un inferno) di Pollack. Aveva intanto cominciato, dal 1967, a impersonare per la rete NBC il ruolo del tenente Colombo, investigatore di origine italiana tanto sornionamente sbadato quanto acutamente deduttivo, che gli avrebbe procurato un successo destinato a durare per oltre un quarto di secolo. A partire dal 1970, grazie al felice incontro con Cassavetes, F. poté lavorare con grande libertà inventiva sulle caratteristiche dei propri personaggi, delineando magistralmente il ritratto di uomini amareggiati, delusi dall'esistenza e incapaci di comprendere il disagio dei propri simili: Husbands (1970; Mariti); A woman under the influence (1974; Una moglie); Big trouble (1985; Il grande imbroglio). Accanto a Cassavetes in veste di attore ha interpretato anche Mikey and Nicky (1976; Mikey e Nicky) di Elaine May, dolente thriller in forma di parabola esistenziale, e una puntata di Colombo presentata autonomamente in sala con il titolo Etude in black (1978; Concerto con delitto) di Nicholas Colasanto. Utilizzato spesso in parti di gangster cialtrone, come nei mediocri The cheap detective (1978; A proposito di omicidi…) ancora di Moore, The brink's job (1978; Pollice da scasso) di William Friedkin, The in-laws (1979; Una strana coppia di suoceri) di Arthur Hiller e Cookie (1989) di Susan Seidelman, è stato assai più convincente nel mesto …All the marbles (1981; California dolls) di Aldrich, e soprattutto nelle due collaborazioni con Wenders, Der Himmel über Berlin (1987; Il cielo sopra Berlino) e In weiter Ferne, so nah! (1993; Così lontano così vicino), dove veste i panni di sé stesso, segno dell'avvenuta consacrazione internazionale. Negli ultimi anni, ormai escluso da Hollywood, ha interpretato per lo più film direttamente prodotti per la televisione, tra i quali A storm in summer (2000; Luci nel cuore), diretto dal veterano Robert Wise. Nel 2002 ha interpretato un boss mafioso destinato a scontare una lunga pena in carcere e appassionato di boxe nel film Undisputed di Walter Hill.
Io, il tenente Colombo, a cura di S. Bizio Bogardt, C. Castellacci, R. Giovannoli, Milano 1986 (in partic. F. Casetti, P. Lipari, Peter Falk. Detective & co., pp. 18-22).