Esterhazy, Peter
Esterházy, Péter. – Scrittore ungherese (n. Budapest 1950). Discendente da famiglia aristocratica, è considerato tra i maggiori rappresentanti della letteratura ungherese contemporanea. Tra il 1969 e il 1974 seguì i corsi di matematica alla Eötvös Loránd Tudormányagyetom di Budapest, ma solo a partire dal 1978, dopo aver lasciato l’Istituto d’informatica del ministero dell’Energia, si dedicò interamente alla scrittura. Ha esordito con la raccolta di racconti Fancsikó és Pinta (1976, «Fancsiko e Pinta»), che hanno come protagonisti i ricordi d’infanzia del figlio di un conte deportato negli anni Cinquanta, e ha iniziato un ciclo di opere incentrate su una sperimentazione formale basata sull’innovazione dello stile, caratterizzato da una prosa gergale, vivace e allusiva, come in Pápai vizeken ne kalózkodj. Spion-novella (1977, «Non fare pirateria in acque papali. Novella dello spione») e Termelési-regény. Kisssregény (1979, «Piccolo romanzo di produzione»). In Italia sono apparsi i romanzi A szív segédigéi (1985; trad. it. I verbi ausiliari del cuore, 1986), Hrabal könyve (1990; trad. it. Il libro di Hrabal, 1991), Hahn-Hahn grófnő pillantása. Lefelé a Dunán (1991; trad. it. Lo sguardo della contessa Hahn-Hahn: giù per il Danubio, 1995), Egy nő (1995; trad. it. Una donna, 2006), poliedrica galleria di ritratti femminili, ed Élet és irodalom (1993; trad. it. Verbale di polizia, 2007), un incubo kafkiano, in parte autobiografico, sul difficile cammino ungherese verso la democrazia; inoltre è stata pubblicata la raccolta di saggi La costruzione del nulla (1992). Con Harmonia cælestis (2000; trad. it. 2003), un romanzo che racconta l’ammirazione verso il padre sullo sfondo dell’epica ascesa dei suoi antenati durante l’impero austro-ungarico, che gli è valso il premio ungherese per la letteratura e il premio Sándor Márai, ha raggiunto un notevole successo internazionale. La scoperta che il padre fu in realtà un informatore della polizia comunista portò E. ha scrivere una violenta presa di distanza Javított kiadás melléklet a Harmonia cælestishez (2002; trad. it. L’edizione corretta di «Harmonia cælestis», 2005).