EGGE, Peter
Romanziere e autore drammatico norvegese, nato a Trondhjem il 1° aprile 1869. Cresciuto dalla prima infanzia a contatto col popolo - egli stesso fu marinaio, muratore, fotografo - incominciò la sua attività di scrittore con perspicaci e colorite, bonariamente umoristiche descrizioni della vita popolare nella sua città e nella sua regione. Almuen (Il popolo, 1891); Folkelivsskildringer (Descrizioni di vita popolare, 1894); Nordfra (Dal Nord, 1896); Trøndere (Cittadini di Trondhjem, 1898); De graa Haar (I capelli grigi, 1904). Fattosi esperto della sua arte, si volse poi, con crescente predilezione, a indagare più sottili conflitti e problemi psicologici, nella realtà della quotidiana esistenza; e ne trasse numerosi racconti e romanzi, d'una singolare intimità di penetrazione nell'intuito delle anime (Straf, Pena, 1898; Jomfru Nelly Martens, La signorina Nelly Martens, 1897; Gammelholm, 1899; Mainœtter, Notti di maggio, 1902; Hjœrtet, Il cuore, 1907; Lœnken, Catene, 1908; Inde i Fjordene, Tra i fiord, 1920; Jœgtvig og hans Gud, Jægtvig e il suo Iddio, 1923; Hansine Solstad, 1925, ecc.). Caratteristica di questo suo mondo poetico è il continuo ampliarsi e approfondirsi dei problemi di umanità che vi sono affrontati: mentre i primi romanzi - come Gammelholm e Hjœrtet, per ricordarne due soli fra i più suggestivi - sono semplici quadri di vita, gli ultimi si accentrano sopra il problema religioso o sopra il problema morale, con un vigile senso della realtà non disgiunto da una calda simpatia umana. E un fenomeno analogo presenta anche il suo teatro. Jacob og Kristoffer (1900); Faddergaven (Il dono di battesimo, 1897), Siveit og hans Betœnkligheter (Siveit e le sue prudenze, 1906) sono amene commedie di tono popolaresco. Kjœrlighet og Venskap (Amore e amicizia, 1905) è di tono leggiero, con materia attinta al mondo degli artisti. Idyllen (L'idillio, 1910), Felen (Il violino, 1912), Brist (La crepa, 1914), Narren (Il folle, 1917), De svœre Valg (La difficile scelta, 1924) sono drammi della coscienza moderna, fra i più densi d'umanità e di poesia che la tradizione ibseniana abbia suscitato in Norvegia.