BOUTENS, Peter Cornelis
Poeta olandese, nato a Middelburg nel 1870. Studiò dapprima filologia classica, e scrisse una eccellente traduzione dell'Agamennone di Eschilo (1904). Ma formò, al tempo stesso, il suo stile anche sui poeti moderni stranieri, che pure in parte tradusse (liriche di Verlaine e di Rossetti; Salomé e Tragedia fiorentina di Oscar Wilde). S'affermò subito con un primo volume Verzen (1898), che gli conciliò le simpatie del gruppo letterario riunito intorno alla rivista De Gids. E rapidamente seguirono le altre raccolte: Praeludien (1902); Vergeten Liedjes (Arie dimenticate); Carmina; Stemmen; Lentemaan (Marzo); Liederen van Isoude; Sonnetten, Zomerwolken (Nuvole estive), ecc.: quasi tutte più volte ristampate, come il poema Beatrijs (1908), ispirato alla nota leggenda medievale olandese. Di squisita musicalità, il B. è fra i poeti lirici più delicati ed espressivi dell'età presente.