petabyte
(peta-byte), s. m. In informatica, un milione di miliardi di byte, un byte elevato alla quinta potenza di mille.
• Da molto tempo non bastano più i «k», unità di misura della memoria, servono i peta-byte. (Nicola Saldutti, Corriere della sera, 22 maggio 2011, p. 38, Cultura) • avvengono ormai da anni le sperimentazioni per scandagliare l’«era del petabyte», secondo la definizione di Chris Anderson, direttore di «Wired». Sono state alcune aziende hi-tech le prime a progettare piattaforme capaci di adoperare terabyte di dati, anche per analisi predittive di eventi e scelte. (Luca Dello Iacovo, Sole 24 Ore, 23 settembre 2012, Nòva24, p. 43) • Refrigerato e blindato, funziona come un carcere di massima sicurezza: una porta non si apre se la precedente non è stata chiusa. Traffica una quantità di dati che si misura in petabyte, cioè ad ogni cifra si dovrebbero aggiungere quindici zeri. Un gigante a disposizione delle company. Luogo reale e protetto per un tesoro virtuale dalle potenzialità solide, tanto che alcuni centri di ricerca stanno elaborando teorie interessanti sul come calcolare il valore dei dati scambiati e come remunerarli a chi li produce, cioè a ciascuno di noi... (Claudio Baroni, Giornale di Brescia, 4 luglio 2017, p. 9, Commenti e opinioni).
- Dall’ingl. petabyte.
- Già attestato nella Stampa del 2 ottobre 2002, Tuttoscienze, p. 2 (Alberto Viotto).