Comune della prov. di Pistoia (79,1 km2 con 19.453 ab. nel 2008). Il centro è posto sul fiume omonimo, presso lo sbocco nel piano della Val di Nievole, a 62 m s.l.m. Principale attività economica è l’agricoltura; di particolare rilievo la floricoltura (P. è sede del maggiore mercato italiano di fiori recisi) e numerosi vivai (olivi da trapianto, piante ornamentali e da frutta, ortaggi). Importanti le cartiere (le prime fondate già nel 15° sec.), affiancate da concerie, fabbriche di articoli casalinghi, impianti chimici. Lavorazione artigiana del rame.
Nell’Alto Medioevo P. fu vicus alle dipendenze feudali dei vescovi di Lucca, e nell’orbita lucchese rimase anche il suo comune (formato con ordinamento consolare sulla fine del 12° sec.), finché quella repubblica non dovette cedere tutta la Val di Nievole a Guido Novello, ghibellino (1265). Riconquistata da Lucca, nel 1329 passò, con altri 12 castelli minori, ai Fiorentini. Contesa a lungo dai Lucchesi, da Francesco Sforza e dai Pisani, nel 1530 divenne possesso dei Medici che ne favorirono lo sviluppo e nel 1699 la elevarono a città.