Perugia
Città dell’Umbria, capoluogo provinciale e regionale. Fondata dagli umbri o da Auleste, fu tra le principali città etrusche (5°-4° sec. a.C.). Fedele a Roma nella guerra annibalica, fu municipio dopo la guerra sociale. Nel 41-40 a.C. Ottaviano vi assediò Lucio Antonio; divenuto imperatore, la ricostruì. Probabilmente Treboniano Gallo (251-253) la eresse a colonia. Nell’Alto Medioevo P. fu a lungo sotto il dominio dei bizantini, interrotto (547-548) dall’occupazione dei goti di Totila e da quella longobarda, sotto la quale fu centro di un ducato fino al 6° secolo. Nell’8° sec. P. rimase sotto l’influenza bizantina, passando poi nell’orbita papale. Nella lotta delle investiture, fu equidistante tra papa e imperatore. Ottenne (1186) da Enrico VI imperatore la conferma del comune e del possesso del territorio circostante; poi, l’acquisto di Assisi (1194) e di altre terre trovò sanzione anche nel riconoscimento papale (1198). Da Innocenzo III in poi, i rapporti tra P. e Roma si fecero più saldi. Le lotte interne tra guelfi (Raspanti) e ghibellini (Beccherini) durarono fino al 1393, quando si passò, con Biordo Michelotti, al regime signorile. P. fu poi di Gian Galeazzo Visconti (1400), signoria di Ladislao di Durazzo (1408-14), dominio di Braccio Fortebracci (1416-24). Appartenne quindi ai Baglioni, che furono in aspra lotta con gli Oddi (1488; 1491; 1495) e ripresero il potere, dopo l’avventura del duca Valentino (1503), con Gian Paolo. La signoria dei Baglioni terminò nel 1540, quando Paolo III iniziò la costruzione della rocca Paolina, a salvaguardia dei diritti della Chiesa. La città, che nel 1859 si ribellò al dominio pontificio, accolse nel 1860 le truppe piemontesi.