PEROSSIDI
. Composti di natura inorganica od organica nei quali è presente un legame ossigeno-ossigeno (−O−O−) detto legame perossidico.
Perossidi inorganici. - Si possono distinguere in due classi: i p. metallici e i perossiacidi e perossisali contenenti il gruppo perossidico come parte dell'anione. I p. metallici sono composti solidi, molti dei quali completamente stabili allo stato secco anche a caldo; formano però tutti acqua ossigenata (p. di idrogeno) sia con l'umidità atmosferica, sia in soluzione acquosa:
(dove Me = metallo); ciò impartisce alle soluzioni di p. proprietà ossidanti; in contatto con sostanze organiche essi presentano proprietà ossidanti anche allo stato secco e la reazione in questo caso può decorrere in maniera esplosiva.
Tutti i metalli del primo gruppo del sistema periodico formano p.; di essi il più comune, dal punto di vista commerciale, è quello di sodio (Na2O2) che si usa per ossidare i mercaptani a disolfuri impiegati come insetticidi ed acceleranti della vulcanizzazione della gomma, come sbiancante per tessuti, carta, olî, gelatina, ecc., come materiale di partenza per la preparazione del perborato sodico e di molti altri composti perossidici. Dei p. dei metalli del secondo gruppo, quello di magnesio è usato come antiacido e antifermentativo; quello di calcio nell'industria farmaceutica e dei cosmetici; quello di stronzio in pirotecnica; quello di bario nella produzione commerciale dell'acqua ossigenata; quello di zinco nell'industria dei deodoranti e dei cosmetici. Sono pure noti il perossido di renio (Re2O8) e i p. idrati di uranio (UO4•H2O), di rame (CuO2•H2O), di titanio, di zirconio, di afnio, di torio e di cerio (MeO3•2H2O).
Fra i perossiacidi hanno interesse due acidi perossisolforici contenenti rispettivamente uno e due atomi di zolfo: l'acido perossimonosolforico e il perossidisolforico
Più importanti sono i sali di ammonio e di potassio dell'acido perossidisolforico impiegati come catalizzatori di polimerizzazione, nella sbianca dei saponi e dei grassi e nell'ossidazione delle sostanze coloranti. Il sale di potassio si usa largamente per preparare industrialmente l'acqua ossigenata.
Di impiego pratico molto limitato sono il perossimonocarbonato di sodio (Na2CO4), il perossidicarbonato di potassio (K2C2O6) e il perossidifosfato di potassio (K4P2O8).
Molto usati, invece, come sbiancanti nell'industria tessile, come agenti ossidanti nelle paste dentifricie ecc., sono i perborati dei metalli alcalini, specie di sodio; pur esistendo dei veri perborati col legame perossidico, cioè, facente parte dell'anione perborico, i perborati del commercio risultano strutturalmente dei composti di addizione fra perossido di idrogeno e metaborato di sodio, di formula NaBO2•H2O2•XH2O.
Perossidi organici. - Contengono il gruppo perossidico legato a uno o a due radicali organici. Si possono considerare derivati dal p. di idrogeno (H−O−O−H) per sostituzione di uno o di due atomi di idrogeno con radicali organici: R−O−O−R′ dove R e R′ possono essere alchili, arili, acili, idrogeno o altri gruppi. Le più importanti classi di questi composti sono le seguenti: a) alchilidroperossidi (ROOH); b) dialchilperossidi (ROOR′); c) perossidi e idroperossidi di acetilene (R2COOCR2−C⊄CH, R2COOH−C⊄CH); d) idrossialchilidroperossidi (R2−COHOOH); e) diacilperossidi (RCO−O−O−COR′); f) acilidroperossidi o perossiacidi (RCOOOH); g) perossiesteri (RCOOOR′).
I p. organici si preparano generalmente ossidando diversi composti organici quali idrocarburi, alcoli, acidi, cloruri acidi, anidridi, ecc., con ossigeno molecolare, con acqua ossigenata, con ozono o con altri agenti ossidanti in presenza o meno di catalizzatori. I diacilperossidi si isolano anche dai prodotti di elettrolisi dei sali degli acidi organici.
La proprietà saliente dei p. organici è la decomposizione più o meno rapida che essi possono subire e che può essere spontanea, decomposizione termica o decomposizione catalitica.
Sono catalizzatori per questa decomposizione gli acidi, le basi, alcuni ioni metallici, quali ferro, cobalto, manganese e nichel, gli agenti ossidanti e gli enzimi. I prodotti della decomposizione variano per uno stesso p. e con la temperatura e col catalizzatore, ma per lo più si ottengono acidi, aldeidi, alcoli, fenoli e chetoni.
La reazione di decomposizione dell'idroperossido di cumene, ottenuto per ossidazione con aria del cumene, è sfruttata nell'industria per la preparazione del fenolo e dell'acetone:
Importantissimi prodotti finali o intermedî della decomposizione termica o catalitica di molti p. organici sono anche i radicali liberi, sostanze particolarmente attive iniziatrici di molte reazioni organiche; proprio la decomposizione con formazione di radicali liberi ha aperto ai p. un vasto campo di applicazione come catalizzatori o promotori nella preparazione di polimeri sintetici: polistirolo, poliacrilonitrile, polimetacrilati, polietilene, ecc.
La produzione della gomma fredda, a bassa temperatura, in presenza di sistemi redox è pure un esempio notevole d'impiego di idroperossidi e di perossidi. L'acido peracetico, il più importante perossiacido del commercio, è usato nella preparazione di glicoli e di epossidi, nella preparazione del cortisone e nella sbianca di diverse fibre tessili per la quale sono pure ugualmente bene impiegati diversi perossiesteri.
Bibl.: E. S. Shanley, H. N. Gilbert, D. N. Raymond, N. A. Milas, in Encyclopedia of chemical technology, a cura di R. E. Kirk e D. F. Othmer, New York 1947-1957.