PERIPOLI (περίπολοι)
Dai 18 ai 20 anni il cittadino ateniese prestava servizio militare come efebo, addestrandosi all'esercizio delle armi, presidiando le fortezze della città e prendendo parte a parate. Non era soggetto al servizio di oplita nelle spedizioni fuori dei confini della polis, ma aveva uffici puramente territoriali: gli efebi venivano perciò chiamati anche περίπολοι, in quanto destinati "a perlustrare il territorio della polis" (περιπολεῖν τὴν χώραν, Senofonte, Πόροι, IV, 52). Come ricaviamo dai riflessi attici della commedia terenziana, per i giovani di famiglia borghese il periodo del "peripolato" era buona occasione per mescolare ai doveri delle armi scapataggine e avventure amorose. Il peripolos era riconoscibile dall'aspetto esteriore: capelli corti, cappello a larghe tese (πέτασος) e mantellina militare (χλαμύς).
Bibl.: U. von Wilamowitz-Möllendorff, Aristoteles u. Athen, Berlino 1893, I, pp. 198-99; J. Oehler, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 2737 segg., s. v. ἐϕηβία; J. Kromayer e G. Veith, Heerwesen und Kriegführung der Griechen und Römer, Monaco 1928, p. 48.