pericardio
Organo membranoso che, a guisa di sacco, riveste il cuore e l’origine dei grossi vasi. Consta di due porzioni intimamente connesse: una esterna, fibrosa, l’altra, interna, denominata p. sieroso, costituita da due esili foglietti: uno parietale e uno viscerale, che riveste la superficie esterna del cuore. Tra questi due foglietti del p. sieroso è compreso uno spazio virtuale contenente pochi centimetri cubi di un liquido sieroso e citrino che, in condizioni morbose (pericarditi essudative), può aumentare notevolmente. Le arterie pericardiche derivano dalla porzione toracica dell’aorta e dell’arteria mammaria interna. Patologia e interventi. I processi infiammatori a carico del p. sono generalmente detti pericarditi (➔). Tra gli interventi chirurgici che interessano il p.: la pericardocentesi (➔); la pericardiectomia che consiste nell’escissione e nell’asportazione del sacco pericardico in caso di pericardite costrittiva, al fine di liberare il cuore dalle aderenze che gli impediscono una funzionalità regolare; la pericardiolisi, sezione delle aderenze che in caso di pericardite costrittiva si stabiliscono tra i due foglietti pericardici e tra questi e i tessuti circostanti; la pericardiorrafia, sutura del sacco pericardico che viene eseguita in caso di lesioni traumatiche o nel corso di interventi sul cuore per ricostruire la continuità del p. interrotta dalla pericardiotomia; la pericardiostomia, apertura all’esterno del sacco pericardico, al fine di drenare il liquido pericardico; la pericardiotomia, incisione del sacco pericardico nel corso di interventi di chirurgia cardiaca.