PERGINE Valsugana (A. T., 24-25-26)
Grossa borgata della provincia di Trento, a 482 m. s. m., in una buona posizione sulla sella che forma spartiacque fra Fersina e Brenta, dominata verso E. dal Castel Pergine, eretto nel sec. XVI sul Colle del Tegazzo (657 m.), restaurato nel 1905 e poi ridotto a villa privata. Il centro ha belle piazze e una parrocchiale gotica del primo Cinquecento. Numerose abitazioni del Rinascimento dànno all'abitato un'impronta caratteristica. A Pergine si trova anche il vasto manicomio provinciale eretto nel 1882. È capoluogo di comune e conta 5048 ab. (1931), mentre il comune intiero, che comprende 16 frazioni, fra cui S. Cristoforo al Lago, luogo di bagni sul lago di Caldonazzo, con un'area di 66,36 kmq., ha 10.956 ab. La campagna è tenuta ad arativi e a vigneti e sulle colline prosperano i castagneti. Importante mercato agricolo, era un tempo fiorente anche per l'industria mineraria (rame, piombo, argento), ora sospesa, e per quella della seta. La stazione sulla linea della Valsugana dista 18 km. da Trento.
Ecclesiasticamente, sebbene situata a pochi chilometri da Trento, Pergine appartenne, come la Valsugana, alla diocesi di Feltre; politicamente, fu tenuta volta a volta dai signori locali, dai conti di Tiralli e dai vescovi tridentini. Nella storia del Perginese merita uno speciale capitolo l'alta valle del Fersina, ricca di miniere e di fonti minerali, queste ultime tuttora sfruttate. Sulla sponda sinistra del torrente ebbero a stanziarsi, nel sec. XIII, numerosi coloni tedeschi, volgarmente chiamati Mòcheni, che vi formarono un'oasi alloglotta. Negli anni che precedettero la guerra mondiale, essa venne sopravvalutata dai pangermanisti, che cercarono anche di alimentarla artificiosamente, creando un centro di propaganda nel castello restaurato e nel vicino villaggio di San Cristoforo. Ora va spegnendosi.
Combattimento di Pergine (25 luglio 1866). - Dopo il combattimento di Levico (operazioni nella Valsugana durante la guerra del 1866) gli Austriaci si ritirarono su Pergine per poi proseguire per Civezzano. Il generale Medici, incaricato dell'azione offensiva contro quelle truppe, prescrisse un attacco frontale dell'occupazione austriaca di Pergine, con l'intento di piombare poi su Trento. Gl'Italiani occuparono infatti, dopo breve combattimento, il ponte sul Fersina, ma a interrompere l'avanzata italiana pervenne alla divisione Medici l'ordine di sospendere l'operazione come effetto dello stipulato armistizio.
Bibl.: Di Pergine si ha una Guida di Cesare Battisti. Ma l'opera capitale è quella di C. Ausserer, in Jahrbuch der heraldischen Gesellschaft Adler, XXV e XXVI, Vienna 1916. Sull'oasi tedesca dei Mocheni esiste una copiosissima bibliografia; intorno a questo argomento v. A. Zieger, Ricerche e documenti sulle origini di Fierozzo nella valle della Fersina, Trento 1931, dove sono contenuti richiami alle precedenti pubblicazioni.