performativita territoriale
performatività territoriale locuz. sost. f. – Simultaneità dell’esprimere e del configurare territorio. Questo concetto adattato allo studio dell’organizzazione e della trasformazione dello spazio geografico prende le sue radici nella scoperta degli enunciati performativi messa a punto alla metà del 20° sec. dal filosofo del linguaggio John L. Austin (1962), per il quale nel linguaggio vi sono espressioni che semplicemente descrivono la realtà e altre, caricate di potere, che hanno invece la capacità di cambiarla solo per il fatto di essere enunciate («la condanno» quando pronunciato dal giudice). Oggi, in geografia, la dimensione performativa può essere considerata come una categoria di analisi estesa. In senso stretto quest’ultima sarebbe legata alla sola parola e al linguaggio (nei casi in cui interagiscono con gli aspetti geografici); in senso lato essa ricopre ogni modalità espressiva che abbia un impatto sull’evoluzione o il cambiamento di luoghi e di paesaggi. Nel primo caso rientrano i discorsi dei responsabili politici e degli attori che incidono nella gestione territoriale. Il secondo caso coinvolge tutti quei mezzi che consentono espressioni territoriali e che in quanto tali concorrono a elaborare e modellare il territorio stesso. Un tipico esempio è la progettazione di un piano regolatore generale. Esistono tuttavia forme di p. t. più mediate, come quelle legate alla trasformazione della pratica spaziale di un luogo in seguito alla diffusione di un evento espressivo o di un particolare 'discorso', quali una campagna pubblicitaria, una serie televisiva, un’opera letteraria, una carta turistica e così via. In tutti questi casi, la messa in scena di un certo territorio (con determinate caratteristiche non necessariamente esistenti nella realtà) può accendere nel telespettatore o nel lettore talune aspettative, o quantomeno farlo partecipare alla costruzione di una determinata immagine del medesimo territorio, il quale diventa poi a sua volta oggetto di trasformazione per corrispondere a quello che è stato introiettato dal lettore/telespettatore.