Peregrino
Filosofo cinico (2° sec. d.C.), noto anche con l’appellativo di Proteo. Alcune notizie biografiche ci giungono dal De morte Peregrini di Luciano, che ne delinea però un ritratto satirico: aderente a una comunità cristiana, P. se ne distaccò per adottare del tutto il costume cinico. Condusse così un’esistenza errabonda, caratterizzata da ogni più aspro tratto di quello stile di vita. Alla fine, durante le feste olimpiche dell’anno 165, si costruì egli stesso un rogo e vi salì, dopo aver salutato il Sole sorgente: della cosa egli aveva dato annuncio a tutte le maggiori città greche. Dal ritratto di Aulo Gellio (Noctes Acticae, XII, 11, 1), che lo conobbe, sembra, durante il primo soggiorno di P. ad Atene, emerge invece il profilo severo di un uomo coerente e fermo sui propri principi.