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SERAFĪ, Pere

Enciclopedia Italiana (1936)
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SERAFĪ, Pere


Poeta catalano, fiorito nella seconda metà del sec. XVI. S'ignora interamente la sua vita; si sa soltanto che nacque e visse a Barcellona; pare da accettarsi l'identificazione con Pere Serafí, pittore di Barcellona, di cui è attestata la collaborazione alla decorazione della cattedrale di Tarragona.

Il S. è tra i lirici più rappresentativi del Cinquecento catalano. La sua produzione poetica, stampata nel 1565, è divisa in due parti: Coses d'amors e Coses espirituals; soprattutto nelle prime il S. si rivela studioso della tradizione trovatorica, non senza sentire l'influenza del Petrarca, di Ausias March e dello stesso Boscán, che rifà e ricompone entro un'ispirazione signorile e armonica.

Bibl.: J. Rubió i Ors, Obres de P. S., Barcellona 1857; N. d'Olwer, P. S., e la poesia catalana, ivi 1917.

Vocabolario
seràfico
serafico seràfico agg. [dal lat. mediev. seraphĭcus, der. di Serăphīm, v. serafino] (pl. m. -ci). – 1. Di serafino, proprio di un serafino: amore, ardore s.; L’un fu tutto s. in ardore (Dante), con riferimento a s. Francesco d’Assisi, che...
qualis artifex pereo!
qualis artifex pereo! 〈ku̯àlis àrtifeks pèreo〉 (lat. «quale artista muore con me!»). – Celebre frase che, secondo Svetonio (Vita di Nerone, 69), l’imperatore Nerone avrebbe pronunciato morendo.
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