SCHRAMM, Percy Ernst
Storico, nato ad Amburgo il 14 ottobre 1894. Laureatosi ad Heidelberg (1922), vi conseguì nel 1924 la libera docenza; dal 1929 insegna storia medievale e moderna presso l'università di Gottinga. Dal gennaio 1944 alla fine della seconda guerra mondiale, redasse il diario del comando supremo della Wehrmacht, noto finora solo per estratti, ma di cui si annuncia prossima la pubblicazione integrale.
I suoi temi di ricerca nel campo della storia moderna riflettono un costante interesse per la piccola patria amburghese, porta aperta della Germania sul mondo, in particolare sul mondo anglosassone (Hamburg, Deutschland und die Welt, Monaco 1943). Ma lo S. è soprattutto noto come medievalista. I suoi lavori sull'impero medievale e l'idea di Roma (il fondamentale Kaiser, Rom und Renovatio, Lipsia 1929) e sulle monarchie inglese, francese e spagnola sono in parte fondati sullo studio. mai praticato sistematicamente prima di lui, delle manifestazioni, per così dire. liturgiche della vita statale: cerimonie, raffigurazioni di sovrani, paramenti regali, attributi della sovranità, ecc. E l'illustrazione delle testimonianze, per lo più archeologico-antiquarie e figurative, di questa complicata simbolica in cui si esprimeva la vita dello stato, in età medievale, ha finito col diventare l'interesse di gran lunga predominante dello storico tedesco. In quest'ordine di idee, nei tre volumi dal titolo Herrschaftszeichen und Staatssymbolik, apparsi fra il 1954 e il 1956 nelle Schriften dei Monumenta Germaniae Historica, e che contengono anche contributi di altri studiosi, lo S. ha messo insieme un grande inventario critico delle insegne del potere (corone, scettri, troni, ecc.) che sono giunte fino a noi, e delle testimonianze utilizzabili per rappresentarci adeguatamente la fisionomia di quelle che sono andate perdute.