PERASTO (A. T., 24-25-26)
Centro della Dalmazia, situato nella parte più interna delle Bocche di Cattaro. Ha circa 400 abitanti. Perasto trae il nome dalla romana civitas Pirustarum, decaduta e forse distrutta al principio del sec. VII dagli Avaro-Slavi. Ricompare sul finire del Medioevo come associazione cittadina a scopo difensivo, che a poco a poco assume le forme di un comune. Dipendente dapprima da Cattaro, nel cui territorio era costituita, nei secoli XV e XVI se ne emancipa divenendo uno dei più importanti centri dell'Albania Veneta, florido specialmente per la sua attività marinara. Innumerevoli lotte condusse a fianco di Venezia nei secoli XVI e XVII contro Turchi, Serbi e Albanesi e molto contribuì a tenere sgombro il basso Adriatico dalla pirateria. Tradizionalmente attaccatissima a Venezia, ebbe il privilegio di fornire in tempo di guerra alla galera capitana della Serenissima la guardia del gonfalone, per il che fu detta la "fedelissima gonfaloniera". Quando nel 1797 la Repubblica cadde, i Perastini, dopo avere invano tentato di difenderla, il 23 agosto ne seppellirono con toccante cerimonia il gonfalone sotto l'altare della cattedrale. In quell'occasione fu pronunciato il discorso del capitano conte Giuseppe Viscovich, nel quale ricorre la storica frase: "Ti con nu, nu con ti". Dal 1797 Perasto ebbe comune la storia con le Bocche di Cattaro (v.) decadendo rapidamente.
Bibl.: G. Gelcich, Memorie storiche sulle Bocche di Cattaro, Zara 1880, p. 172 segg.; F. Viscovich, Storia di Perasto, Trieste 1898; A. Mayer, in Bulletin d'archéologie et d'histoire dalmate, Spalato, L (1932), p. 97 segg.