peptide
Composto organico risultante dall’unione di due o più molecole di amminoacidi, legati fra loro da legami di tipo ammidico (legame peptidico). A seconda del numero di amminoacidi presenti, i p. si distinguono in oligopeptidi, fino a 20 amminoacidi, e polipeptidi, strutture costituite da un numero più elevato di amminoacidi. Le unità amminoacidiche di un p. sono definite, come per le proteine, residui; il residuo amminoacidico che ha il gruppo amminico libero si chiama residuo ammino-terminale (o residuo N-terminale), quello dalla parte opposta del p., con il gruppo carbossilico libero, è il residuo carbossi-terminale (o residuo C-terminale). I p. si ottengono sia per mezzo di processi di sintesi, sia anche per idrolisi parziale, chimica o enzimatica, delle proteine. Negli organismi viventi, i p. si trovano spesso in forma libera, non associati con strutture più complesse. Molti p. liberi hanno una notevole attività biologica, svolgendo le funzioni di ormoni, antibiotici, neurotrasmettitori, ecc. I p. di interesse biologico possono sia essere sintetizzati attraverso la stessa sequenza di reazioni utilizzate per la sintesi proteica, sia essere ottenuti dalla proteolisi parziale di proteine che al loro interno contengono la sequenza amminoacidica di alcuni p. biologici. Tra i p. con attività ormonale i più noti sono l’insulina, il glucagone e l’ACTH. Tra i p. brevi sono da ricordare le encefaline e le endorfine, p. cerebrali con attività oppiacea.