pennello
Nel senso più comune di " pennello di dipintore ", donde maestro ‛ di pittura ' distinto da maestro ‛ di disegno ' (di stile), la parola s'incontra in Pg XII 64 Qual di pennel fu maestro o di stile / che ritraesse l'ombre e ' tratti ch'ivi / mirar farieno uno ingegno sottile? E vengono indicati gli strumenti e gli effetti dell'arte per significare la perfezione tecnica, secondo l'artificio (v. 23) con cui sono figurate le storie scolpite nella roccia.
Un secondo esempio di p. ricorre in Pg XXIX 75 vidi le fiammelle andar davante, / lasciando dietro a sé l'aere dipinto, / e di tratti pennelli avean sembiante.
Questo passo si presta a una duplice interpretazione, secondo ciò che s'intende per pennelli, che può ripetere il senso che ha nell'esempio precedente o significare " banderuole ", " stendardi " (ostendali, v. 79). Nel primo caso l'espressione tratti pennelli vorrebbe dire " liste di colore " tracciate da p. mossi su una tela; nel secondo " banderuole distese ". Fissato definitivamente il testo ed esclusa la lezione panelli rappresentata da codici poco attendibili (v. Petrocchi, ad l.), resta l'alternativa tra le due possibili spiegazioni su cui si sono divisi gl'interpreti, a cominciare dai più antichi come l'Ottimo, il Buti e Benvenuto, che tennero per la prima spiegazione; altri, come il Daniello, il Monti, il Tommaseo, il Del Lungo, ecc. stettero per la seconda. Gl'interpreti più recenti (Momigliano, Sapegno, Mattalia) inclinano per lo più a dar credito alla prima interpretazione, pur non escludendo la possibilità del secondo senso.
Per la scelta tra i due significati, parimenti plausibili, si ricorda che l'immagine delle insegne tese è in più luoghi danteschi: Pg X 80-81 l'aguglie ne l'oro / sovr'essi in vista al vento si movieno; Pd XXXI 127 quella pacifica oriafiamma. La serie degli esempi a sostegno di questa tesi potrebbe arricchirsi di altri riscontri, oltre a quelli raccolti dal Del Lungo, tra cui uno in volgare di Ser Cecco Nuccoli - Io son del " ti " 10 " fa ch'io non pèra sotto 'l tuo [d'Amore] pennello " e due nella Cronica di fra Salimbene (ediz. Scalia, Bari 1966): " in cuius etiam cacumine ponebatur pennellus " (p. 813); " fecerunt fieri vexilla et pennellos " (p. 922).
Bibl. - Per Pg XXIX 75, v. I. Del Lungo, Panelli, pannelli, pennelli, in Dal secolo e dal poema di D., Bologna 1898, 512-525.