PENNAZZI, Luigi, conte
Viaggiatore. Nato all'Avana (Cuba) il 3 febbraio 1839; morto a Madrid il 2 ottobre 1895. Di nobile famiglia piacentina originaria di Corte Maggiore, compì gli studi a Marsiglia e a Bruxelles, prese parte alle campagne dell'indipendenza italiana dal 1859 al 1867; nel 1870 seguì Garibaldi in Francia e nel 1878 combatté tra gli insorti greci a Licuni. Spirito avventuroso e intraprendente, attraversò giovanissimo la Cordigliera delle Ande da Valparaiso a Santa Fe sul Paraná; visitò il Messico, la Mesopotamia e l'Egitto risalendo il Nilo sino a Gondokoro. Nel 1880 col figlio diciottenne e col tenente Bessone compì un lungo viaggio da Massaua a Kassala, ritornando al mare per la via di Suakim. A Khartum accolse R. Gessi di ritorno dalle provincie equatoriali dopo la tragica anabasi sul Baḥr el-Ghazāl e a Suez gli chiuse gli occhi. Ritornato in Italia, nel 1882 con Guglielmo Bodio intraprese un nuovo viaggio nella valle del Gasc, nel paese dei Bazen e nella regione del Tacazzè riportandone dati e osservazioni, che furono in seguito di grande utilità al governo italiano. Colonialista appassionato, fu uno dei più validi assertori della penetrazione italiana in Africa, che doveva cercarsi, secondo lui, non in un'impresa militare, ma in tentativi privati sorretti, opportunamente, dall'azione governativa. Alla campagna d'Africa diede due figli: Lincoln, medaglia d'argento al valore, caduto ad Agordat il 21 dicembre 1893; Gino, tenente dell'VIII batt. indigeni, caduto ad Adua.
Scritti principali: La Grecia moderna (Milano 1879); Dal Po ai due Nili (Bologna 1885); L'Italia nel Mar Rosso. Intendiamoci sulla politica coloniale (Milano 1885); Commerci e industrie dell'Africa orientale (Napoli 1888), ecc.
Bibl.: C. Bertacchi, in Rassegna Italiana, dicembre 1930; C. Zaghi, l'ultima spedizione africana di G. Bianchi; C. Coppellotti, in Strenna dell'Istituto fasc. di cultura, Piacenza 1935.