pendolarismo
Fenomeno del duplice spostamento quotidiano o a diversa cadenza temporale (per es. settimanale) da casa al posto di lavoro o di studio, e ritorno, di masse di lavoratori o studenti. La forma più tipica di p. è quella che prevede il movimento dalle aree periferiche delle grandi città verso il loro interno.
Il p. ha avuto grossa diffusione in seguito all’evolversi dei mezzi di trasporto (➔ mezzi di trasporto, industria dei) e ha favorito l’innalzamento dell’inquinamento (➔) atmosferico, dovuto al maggiore flusso di veicoli privati e al conseguente congestionamento della strade urbane. L’esistenza di costi del p. favorisce la formazione di mercati del lavoro locali, la cui ampiezza geografica è definita sulla base della raggiungibilità del posto di lavoro dalle abitazioni. L’ISTAT valuta che al censimento del 2001 in Italia oltre 26 milioni e mezzo di persone (46,8% della popolazione residente) si spostavano quotidianamente dall’alloggio di dimora abituale per raggiungere il luogo di studio (36,9% dei casi) o di lavoro (63,1%). I pendolari si spostano soprattutto all’interno dello stesso comune di residenza (61,9%) e verso altri comuni della stessa provincia (31,0%). Percentuali più basse si riscontrano per i flussi verso comuni appartenenti a un’altra provincia della stessa regione (5,2%) e verso comuni di altre regioni (1,9% compresi gli spostamenti verso l’estero, pari a circa 0,2%).