PELOREUS (Πελ]ωρεύς; Pelor, Peloros)
Gigante il cui nome è testimoniato da un'iscnzione sul fregio dell'altare di Pergamo.
Alcuni studiosi (Preller-Robert) peraltro sostengono trattarsi dell'omonimo spartano combattente a Tebe.
Le tradizioni su questo gigante sono varie e contrastanti: secondo Igino (praef., p. 10, Schm.) egli sarebbe stato generato da Tartaro e dalla Terra; uno scoliaste (Schol. Townl. Hom., Il, xvi, 176) narra come P., inseguito da Posidone e gettatosi nello Spercheo trovasse la morte trafitto dal tridente del dio. Secondo Nonno (Dionys., xxxviii, 39) il gigante avrebbe invece scagliato il Pelion contro Dioniso. Per Claudiano (Gigantomach., 79) egli sarebbe stato ucciso da Ares.
Il nome P. ricorre, secondo un'attendibile integrazione, su di un vaso del Museo Nazionale di Atene.
Bibl.: Höfer, in Roscher, III, 2, 1897-902, c. 1875, s. v.; H. Bulle, in Gnomon, II, 1926, p. 330; E. Wüst, in Pauly-Wissowa, XIX, i, 1937, c. 393 s., s. v. Pelor, n. 2; F. Vian, Répert. des Gigantom., Parigi 1951, p. 22, n. i. Iscrizione di Pergamo: M. Fraenkel, Die Inschriften von Pergamon, I, 70 b, p. 66; O. Puchstein, Beschreibung de Skulpturen von Pergamon, I, Gigantomachie, p. 9, tav. III. Vaso di Atene: M. Collignon, Catal. des vases, Parigi 1878, n. 232 b; ᾿Εϕημ. ᾿Αρχαιολ., 1886, p. 23; M. Mayer, Giganten und Titanen, Berlino 1887, tav. I, p. 252.