pellegrinaggio (pelligrinaggio)
Voce documentata soltanto nel Fiore. A eccezione di LXVII 12 E se tua donna cade in malattia / ... dica... / che per lei fara' far gran processione, / o tu n'andra' in lontan pellegrinaggio, / se Gieso Cristo le dà guerigione (consigli di Amico ad Amante), dove si registra col valore proprio di " viaggio a un luogo sacro " (sia pur compiuto secondo un piano di simulata devozione, al solo fine di conquistare l'amore della donna desiderata), il termine ricorre sempre in allusione a falsi o simbolici pellegrinaggi. In CXXXI 1 Così n'andaro in lor pellegrinaggio / la buona pellegrina e 'l pellegrino, si fa riferimento a quello di Falsembiante e Costretta-Astinenza che, travestiti da religiosi, si recano da Malabocca come pellegrini, col proposito di ucciderlo; in CCXXIV 4 molto pensai d'andarvi a processione, / e di fornirvi [" terminarvi "] mie pelligrinaggio, si traspone in simboli sacri il compimento dell'itinerario sessuale di Amante, ove gli stessi elementi che corredano l'abbigliamento del pellegrino (ad es. il bordone, v.) sono assunti come metafora erotica.