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PELLANDA

di Gabriella Aruch Scaravaglio - Enciclopedia Italiana (1935)
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PELLANDA (fr. houppelande)

Gabriella Aruch Scaravaglio

La pellanda (o opelanda o anche pelarda) sembra fosse così chiamata perché foderata di pelli; tuttavia se essa trasse la sua origine dalla houppelande francese, fu poi veste tipicamente italiana, e durante i secoli XIV e XV fu comune agli uomini e alle donne, specie in Lombardia e nell'Italia settentrionale. Apparsa in Francia verso la metà del sec. XIV, rimane in voga sino alla fine del regno di Carlo VI (1422) nella sua forma primitiva: veste ampia, da portare sopra altre vesti, aperta davanti e spesso anche ai lati, con maniche larghe e lunghissime, e in genere ornata di ricami e foderata di pelliccia. L'inventario di Carlo V (1380) menziona gran numero di pellande, alcune di velluto azzurro foderato di ermellino, altre di broccato d'oro con fodera di zibellino; in un solo inventario della corte di Ferrara al tempo di Niccolò III (1393-1442) figurano 36 pellande; nei conti della metà del sec. XIV si parla di pellande bastarde, a mezza gamba, per cavalcare; la pellanda ha sempre un suo cappuccio analogo ma non fisso, da portare in caso di pioggia; solo alla fine del sec. XV il cappuccio viene attaccato del tutto alla pellanda maschile; questa veste fu portata senza cintura fino ai primi del sec. XV, poi venne stretta alla vita da una cintura ricca d'ornamenti; la pellanda delle classi alte, lunga sino ai piedi, è veste da cerimonia e ha carattere di vestito serio e importante; raramente è portata dai giovani; spesso una specie di bavero di stoffa diversa orma il collo e le spalle. Verso il 1430 la pellanda francese viene imbottita sulle spalle: ha maniche aperte lateralmente e chiuse al polso; nelle classi medie questa veste è di lana, foderata di pelle di scoiattolo o d'agnello. Al principio del sec. XV la pellanda per cavalcare è lunga e ampia, mentre alla fine dello stesso secolo è cortissima, con maniche larghe e cappuccio. Nel costume femminile la pellanda è veste ricchissima: nel sec. XIV è una sopravveste lunga e ampia in fondo e più stretta ai fianchi, aperta davanti e foderata di pelliccia, con o senza cintura, con maniche aperte e immense e con un lungo strascico; nel sec. XV, specie in Lombardia, ha la vita cortissima e ampia gonna a gran pieghe: scompare in Italia e in Francia alla fine del Quattrocento, sostituita dalla soca. In Francia (sec. XV) la pellanda è molto scollata e di stoffe ricchissime con gran strascico rialzato da appositi ganci che formano panneggi.

Bibl.: B. Cecchetti, La vita dei Veneziani, Venezia 1886, p. 80; A. Racinet, Le costume historique, Parigi 1888; L. A. Gandini, Saggi degli usi e costumanze della corte di Ferrara al tempo di Niccolò III, Bologna 1891, p. 17; C. Merkel, Tre corredi milanesi del '400, Roma 1893, p. 48 segg.; F. Malaguzzi-Valeri, La corte di Ludovico il Moro, Milano 1913, pp. 217, 424; L. Chiappelli, La donna pistoiese del tempo antico, Pistoia 1914, p. 66; E. Polidori Calamandrei, Le vesti delle donne fiorentine del '400, Firenze 1924.

Vedi anche
pelliccia Il mantello pilifero dei Mammiferi vivi e la pelle dell’animale morto, trattata in modo da conservare il pelo con le sue caratteristiche di morbidezza e lucentezza. ● La pelliccia dei Mammiferi è costituita da una serie esterna di peli più lunghi, robusti e radi (giarra), e una serie interna di peli ... abbigliamento La varietà degli oggetti usati per vestirsi e adornarsi. Rientrano in questa denominazione non solo gli indumenti propriamente detti, ma anche gli accessori e i gioielli. 1. storia L’abbigliamento, bene primario legato ad ataviche necessità dell’uomo di distinguersi dalla nudità, indica visivamente ... cute L’involucro continuo che riveste tutto il corpo dei Vertebrati e che, in corrispondenza delle aperture naturali di esso, continua nelle membrane mucose che tappezzano le cavità comunicanti con l’esterno. Il termine si usa più particolarmente per indicare la pelle dell’uomo. anatomia comparata Nei Vertebrati ... moda Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), e nel loro diffondersi via via che a essi si conformano gruppi più o meno vasti, per i quali ...
Vocabolario
palandra²
palandra2 palandra2 (o pelandra) s. f. [alteraz. di pelanda1], ant. – In origine, altro nome della pelanda o pellanda (v. pelanda1), rimasto poi nel sec. 17° a indicare una veste lunga e larga, ricamata e foderata di pelliccia: io impegnerò...
pelanda¹
pelanda1 pelanda1 (o pellanda; anticam. anche opelanda, pelarda) s. f. [dal fr. ant. houppelande, voce di origine incerta]. – Ampia sopravveste, tipica della moda francese tardo-gotica, diffusa anche nell’abbigliamento maschile e femminile...
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